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Le Celle di Cortona

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Le Celle di Cortona
Strada dei Cappuccini, 1
52044 Cortona (AR)
Tel 0575 603362
Fax 0575 601017
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L'Eremo Le Celle di Cortona si trova arroccato tra le grotte naturali del Monte Sant'Egidio ed è un posto isolato , in mezzo al bosco, vicino a un corso d'acqua. L'Eremo è il primo convento costruito da San Francesco di Assisi (1211) ed è stato da lui abitato anche dopo aver ricevuto le stimmate. Nella valle sottostante è collocata la città di Cortona. Il complesso è costruito in modo da seguire il naturale andamento del territorio. Le celle e le altre stanze del Convento, infatti, sono collocate a gradoni sui versanti vallivi, mentre ponti di pietra creano il collegamento tra i locali. Il Convento fu visitato tra gli altri, anche da San'Antonio da Padova, da frate Elia, dal beato Guido e da San Bonaventura. Dal 1537 è abitato dai frati francescani Cappuccini che lo hanno scelto, fino al 1988, come luogo di noviziato per i giovani desiderosi di seguire le orme di San Francesco. Ancora oggi si possono visitare la celletta di San Francesco e l'oratorio dei suoi primi compagni. Frate Elia, per mandato del Papa Gregorio IX, che aveva santificato San Francesco un anno e mezzo dopo la morte, preparò la tomba solenne arricchita dalle due basiliche sovrastanti.

La storia e la struttura

Trovatosi a predicare presso Cortona nel 1211, come suo solito, Francesco domandò ed ottenne un luogo nel quale potersi ritirare in preghiera. Un giovane nobile della città, Guido Vagnottelli (che poi diventerà il "Beato Guido", uno dei primi compagni del Poverello di Assisi) gli offrì quello che agli inizi del XIII secolo doveva apparire un luogo aspro e soprattutto privo di qualsivoglia insediamento umano. Francesco tuttavia lo scelse per la solitudine che gli donava, ma soprattutto perché particolarmente espressivo del suo Signore. Presso il luogo dove ora sorgono "Le Celle", infatti, egli trovò le vestigia del Redentore: l'acqua, segno di Cristo acqua viva; la pietra, segno di Cristo roccia su cui edificare la propria vita. Tutto lascia pensare che, fin dalla sua prima permanenza, egli abbia lasciato nel luogo detto de "Le Celle" un piccolo drappello di frati a custodia di un sito a lui, da subito, così caro. Tante altre volte Francesco deve aver sostato presso "Le Celle" collocate sulla strada che da Assisi sale verso la Toscana, eppure di nessun'altra vi è testimonianza se non di un'ultima e così importante, datata 1226. E' l'anno della morte di Francesco. Le sue condizioni apparivano disperate, i compagni decidono di riportarlo ad Assisi, dove tutto era cominciato e dove tutto doveva finire. E fu così che, per rendere più sopportabile il viaggio, Francesco fece nuovamente sosta a "Le Celle", un'ultima volta, per un ultimo assaggio di quella comunione con Dio, che quel luogo gli aveva tante volte riservato. Fu allora che, in seguito ad una permanenza forse prolungata, nel segreto della sua fenditura nella roccia, Francesco ripensa o forse addirittura inizia a scrivere il suo Testamento. Ma per le Celle non è la fine. Frate Elia, Ministro generale dell'Ordine dei Minori e originario di Cortona, ricorda il luogo nel quale il Poverello amava trascorrere nel silenzio le sue permanenze cortonesi e, da buon architetto qual è, nel 1235 comincia a costruire la prima porzione del santuario. Costruisce in muratura la Cella e l'Oratorio di S. Francesco. Al di sopra edifica un piccolo refettorio e cinque cellette delle dimensioni della cella del Santo, dove egli stesso trascorrerà l 'ultima parte della sua vita. Il piccolo romitorio rimane così, abitato dai frati, per circa un secolo, fin quando la proprietà passa alla diocesi e per circa 200 anni fu praticamente disabitato, anche se non completamente abbandonato. Fu solo nel 1537 che, ormai sazi di una così lunga assenza dei frati, il Vescovo chiamò, a far rivivere quella piccola porziuncola, i Cappuccini, l'ultima delle riforme francescane, approvata pochi anni prima, nel 1528. I nuovi arrivati compresero subito l'importanza del luogo e vollero farne la casa di Noviziato della Provincia toscana. "Le Celle" rimarranno casa di noviziato per circa cinque secoli, luogo di preghiera e di testimonianza di vita evangelica e fraterna. Attualmente il convento de "Le Celle" è stato costituito "casa di preghiera".

Dove Siamo

A Cortona si arriva attraverso l'autostrada A1 uscendo al casello di Valdichiana, mentre dall'Umbria si giunge percorrendo la strada regionale 71 Umbro Casentinese fino a Camucia, poi deviazione per Cortona. Stesso discorso per chi proviene da Arezzo mentre per chi proviene da est c'è la provinciale che parte da Niccone (Umbertide) e arriva a Cortona, così come la Senese Aretina con deviazione a Palazzo del Pero e poi a Castiglion Fiorentino di nuovo sulla strada 71.

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