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Cortona

Superficie: -- chilometri quadrati
Popolazione: 23036 abitanti
Densità per chilometro quadrato: abitanti
Principali Eventi
Tuscan Sun Festival (luglio-agosto)
Giostra dellÂ’Archidado (prima domenica di giugno)
Sagra della Bistecca Chianina (periodo di Ferragosto)
Mostra Mercato del Mobile Antico (agosto-settembre)
Sagra del Fungo Porcino (week-end dopo Ferragosto)
Codice di avviamento postale: 52044
Prefisso telefonico: 0575
Denominazione abitanti: Cortonesi
Santo Patrono: Santa Margherita da Cortona
Festa patronale:
Giorni di mercato: Sabato
gemellato con ...
Kruje (Albania)
Chateau-Chinon (Francia)
Athens (Stati Uniti
Georgia)

Frazioni principali del comune

Barullo-Centoia, Camucia, Chianacce, Cignano, Col di Morro, Creti, Fraticciola, Fratta-Santa Caterina, La Villa-Farneta, Mercatale, Mezzavia, Monsigliolo, Montalla, Montecchio, Ossaia, Pierle, Pietraia, Poggioni, Riccio, Ronzano, Sant'Andrea di Sorbello, Scanizza, Sodo, Terontola, Terontola Stazione, Toppo di Morro, Tornia, Torreone.

Statistiche e curiosità di Cortona

E' il terzo Comune della provincia di Arezzo per numero di abitanti, preceduto da Arezzo e Montevarchi;

E' il secondo Comune della provincia di Arezzo per estensione territoriale dopo quello di Arezzo;

E' il terzo Comune sopra i 5000 abitanti della provincia di Arezzo con il più basso tasso di natalità (7.1) dopo Civitella in Val di Chiana e Anghiari;

E' il secondo Comune sopra i 5000 abitanti della provincia di Arezzo con l’età media più alta (46.1 anni) dopo Anghiari;

E' il terzo Comune sopra i 5000 abitanti della provincia di Arezzo con il minor numero percentuale di divorziati (1.4%) dopo Capolona e Civitella in Val dei Chiana;

Cenni di storia

Provenienza del nome sconosciuta, anche se il suffisso –ona è di origine prelatina. Centro etrusco di notevole importanza, Cortona è in assoluto fra le città più belle della Toscana. La sua posizione strategica e predominante all'interno della Valdichiana, permetteva il controllo degli assi viari di collegamento tra le città di Arezzo e Perugia, Siena e la Valtiberina. Del periodo etrusco rimangono cospicui avanzi delle mura risalenti forse al V secolo a.C., che si sviluppavano per circa 2 chilometri. Alla fine del IV secolo la città di Cortona si allea con Roma e dopo un lungo periodo di silenzio sul centro toscano, torna alla ribalta nell'XI secolo, con la nascita dei Comuni. Una testimonianza in tal senso sono, oltre alla creazione di nuove leggi e nuove magistrature cittadine, le vittorie conseguite contro Perugia (1046) ed Arezzo (1065), centri che vogliono ostacolare l'espansione di Cortona ed il suo controllo sulla Valdichiana. A partire dal XII secolo si assiste, quindi, ad una prima definizione dello spazio urbano all'interno della grande cerchia muraria etrusca, concentrato intorno agli attuali assi viari che si incrociano in piazza della Repubblica e che segnano la suddivisione della città in "terzi": via Nazionale - via Roma; via Guelfa - via Dardano; via Ghibellina – via Berrettini. È con la piena affermazione del libero comune nel XIII secolo, che il centro abitato si caratterizza e si configura definitivamente da un punto di vista urbanistico: nel 1241 è già esistente il palazzo comunale; nel 1245, i rappresentanti della città concedono a frate Elia Coppi un terreno per edificarvi la chiesa di San Francesco; nel 1250 viene costruito il Palazzo del Popolo e negli stessi anni è realizzata la fonte (distrutta nel 1530) in piazza del Comune. Nel 1258, a causa delle mire espansionistiche della vicina città guelfa di Arezzo (alla cui diocesi appartiene anche Cortona) gli Aretini, con la complicità dei Guelfi cortonesi, invadono e saccheggiano la città, costringendo all'esilio buona parte della popolazione. I fuoriusciti Ghibellini, tuttavia, approfittando della sconfitta dei Guelfi nella battaglia di Montaperti, guidati da Uguccio Casali e con l'appoggio della ghibellina Siena, riescono il 25 aprile del 1261 a rientrare in città. Dopo un governo popolare durato dal 1319 al 1323, Ranieri Casali viene nominato signore di Cortona. Con la signoria dei Casali durata ottant'anni e l'elevazione nel 1325 al rango di diocesi, Cortona riesce a mantenere il proprio ruolo di centro egemone sulla Valdichiana difendendo la propria autonomia contro le città di Arezzo, Siena, Firenze e Perugia. Passata nel 1409 a Ladislao re di Napoli viene definitivamente acquistata per 60.000 fiorini dalla città di Firenze nel 1411. Con la dominazione fiorentina si assiste ad una radicale riorganizzazione degli spazi urbani attraverso l'accorpamento delle case-torri medievali, il restauro dell'acquedotto e del palazzo comunale; nel 1456 prendono il via, inoltre, i lavori di sistemazione della nuova Cattedrale nel luogo in cui sorgeva l'antica pieve di Santa Maria, mentre nel 1480 l'architetto senese Francesco di Giorgio Martini dà il via alla costruzione fuori città del Santuario della Madonna delle Grazie al Calcinaio. In seguito alla definitiva affermazione del governo dei Medici nella persona di Cosimo I, la città vede aumentare la sua funzione strategico-militare in conseguenza della guerra contro Siena, capitolata nel 1555. Nel 1549 si è intanto provveduto all'erezione nella parte alta del centro abitato della fortezza del Girifalco su progetto di Gabrio Serbelloni e Francesco Lavarelli. A partire dall'elezione di Cortona a sede di capitanato nella seconda metà del Cinquecento ed alla conseguente elevazione al rango di "città", il tessuto urbano subisce un adeguamento ai nuovi gusti del manierismo toscano nelle linee architettoniche delle facciate dei palazzi oltre alla costruzione di nuovi edifici religiosi. Nel Settecento, con i lavori di bonifica della Valdichiana, la città vede la nascita di una forte opposizione interna da parte della nobiltà terriera locale, preoccupata di perdere gli antichi privilegi. Nel 1727 è fondata a Cortona l'Accademia Etrusca ad opera dei fratelli Marcello, Filippo e Ridolfino Venuti. Si tratta della prima istituzione scientifica che si è occupata del popolo etrusco e da allora ha annoverato importanti personalità, da Voltaire a Winkelmann a Muratori, fino a Pallottino. Nell'Ottocento, infine, in seguito alla creazione di nuove vie di collegamento, ed in particolar modo con la nascita della linea ferroviaria passante in pianura nel vicino centro di Camucìa, si assiste ad una ripresa economica del territorio. La città nel frattempo si adegua alle nuove esigenze della società borghese attraverso l'edificazione del teatro civico ed il restauro del palazzo Comunale. Il recente ritrovamento in Via Vagnotti, in pieno centro storico, di una capanna villanoviana databile alla fine dell' VIII secolo a.C. sembra confermare che l'abitato protostorico si è sviluppato esattamente nello stesso luogo centro dell'insediamento ellenistico e romano, dove ha continuato a vivere la città medievale e moderna. La più antica documentazione archeologica successiva risale al primo venticinquennio del VI sec. a.C., quando appaiono i tre grandi tumuli del piano, quello di Camucia, posto sulla strada per Chiusi, e il Primo e il Secondo Tumulo del Sodo, posti sulla via per Arezzo. Queste emergenze attestano la avvenuta formazione anche a Cortona di una ristretta classe aristocratica, autocosciente del proprio ruolo regale e della propria egemonia sul resto della compagine sociale. Oggi, Cortona conserva per intero il suo fascino: il centro storico è attrattiva turistica di prim'ordine (anzi, sul piano turistico Cortona è la prima città della provincia di Arezzo, molto amata dagli americani), mentre la routine quotidiana e il movimento giornaliero gravita a Camucia, che sotto questo profilo è diventata a tutti gli effetti il capoluogo comunale.

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