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Caprese Michelangelo

Superficie: 67.34 km2 chilometri quadrati
Popolazione: 1551 abitanti
Densità per chilometro quadrato: 23,0 abitanti
Principali Eventi
Cena medioevale per le vie del Castello (ultima domenica di luglio)
Festa nella frazione di Fragaiolo (domenica successiva al Ferragosto
Festa della Castagna (terzo e quarto fine settimana di ottobre)
Codice di avviamento postale: 52033
Prefisso telefonico: 0575
Denominazione abitanti: capresani
Santo Patrono: San Giovanni Battista
Festa patronale:
Giorni di mercato:
gemellato con ...
Azay-le-Brulè (Francia)

Frazioni principali del comune

Caroni-San Cristoforo, Casalino, Dicciano, Fragaiolo, Gregnano, Lama, Manzi, Monna, Papiano, Ponte Singerna, Samprocino, San Casciano, San Polo, Treggiano, Valboncione.

Statistiche e curiosità di Caprese Michelangelo

- secondo Comune della provincia di Arezzo con reddito medio procapite più basso (8948 euro);
-secondo Comune della provincia di Arezzo con la più bassa percentuale di dichiaranti Irpef (51.9%);
- terzo Comune della provincia di Arezzo con l’età media più alta (49.2 anni);
- è forse l’unico Comune d’Italia che riesce a far accomodare a sedere al ristorante tutti i suoi abitanti, per effetto della capacità ricettiva totale dei suoi esercizi;

Cenni di Storia

Il nome deriva dal latino "capra”, ossia capra selvatica con l'aggiunta del suffisso –ensis, ma secondo un’altra tesi il nome deriva da "ad capras”, riferendosi a quanto scrive Procopio sulla leggendaria morte in loco di Totila. La seconda parte del nome fu aggiunta nel 1913 perché fu patria di Michelangelo Buonarroti. Nel monte isolato sopra la valle del Singerna e ai piedi dell’Alpe di Catenaia, era posta l’antica rocca di Caprese, che apparteneva ai discendenti di Guido Guerra e di Gualdrada residenti in Romena nel 1324. L'assaltarono i Tarlati e ne restarono padroni per qualche anno; oggi si conserva l'antica campana del popolo. Il palazzo pretoriale è sufficientemente conservato e le poche case rustiche sono sparse all'intorno. Caprese era anticamente una folta macchia di faggi, castagni e querce. Ma reperti in bronzo, rinvenuti nella zona del Castello e scavi presso Tifi testimoniano che già al tempo degli Etruschi - e poi dei Romani - queste zone erano abitate e civili. Storici autorevoli indicano nel Castello di Caprese il luogo in cui, nell’anno 552 d.C., morì Totila, il re dei Goti. Dopo il 568 d.C. iniziò la dominazione longobarda, che esercitò un forte e duraturo influsso sulla realtà locale; lo testimoniano i nomi di vari luoghi, come Mezzano (Dicciano), Agitone (Giglione), Perello (Priello) ecc., il pluteo in pietra dell’VII secolo, decorato a bassorilievo, rinvenuto durante i lavori di restauro nella Chiesa di S. Cristoforo, e la menzione, nei documenti dell’Archivio Capitolatore Aretino, dei "Longobardi de Caprise”. Nel 1260 i Conti Guidi di Romena presero il possesso del territorio, ma nel 1324, dopo un assedio di tre mesi, conquistò il castello il vescovo di Arezzo Guido Tarlati. Dopo alcuni decenni di anarchia, nel 1384, i Capresani fecero volontaria dedizione alla Repubblica di Firenze. Il dominio fiorentino fu sancito, nel 1386, con l’istituzione di una Podesteria che rimase in vigore fino al 1783. Michelangelo Buonarroti è il personaggio più importante che ha avuto i natali a Caprese, esattamente il 6 marzo 1475, nel periodo in cui il padre Ludovico vi svolgeva la funzione di Podestà. Nel 1737, terminata la secolare epoca dei Medici, il territorio passò sotto l’amministrazione degli Asburgo-Lorena, intercalata in breve, ma importante dominio francese (1799-1814). Con il plebiscito del 1860, Caprese, come tutta la Toscana, entrò a far parte del regno di Sardegna e poi di’Italia. In questo periodo nuovo lustro venne a Caprese dalla figura e dell’opera di Giovanni Santini (Caprese 1787 – Noventa Padovana 1877), astronomico e matematico eminente nell’insegnamento e nella ricerca. Il ricordo del Buonarroti vive ancora oggi nella Chiesa di San Giovanni, e all’interno delle mura castellane che ospitarono il Museo Michelangiolesco: la Casa Natale, il Palazzo Clusini, oggi sede del Municipio, le Sale della Rocca, in cui si trovano antichi calchi in gesso donati dalle Gallerie Fiorentine e il Museo di Scultura all’aperto. I monumenti più significativi di Caprese: la Rocca medioevale, l’Abbazia camaldolese di Tifi, la Pieve di San Cassiano, esaltata dalla potenza espressiva del suo ambiente, la romantica Chiesa di San Cristoforo ed il Santuario della Madonna della Selva. Suscitano ammirazione e rispetto i luoghi che testimoniano il passaggio di San Francesco durante i suoi viaggi da Assisi al Sacro Monte della Verna: la Chiesa di San Polo, la Cappella di Zenzano e l’Eremo della Casella. Il castagno, chiamato da sempre "l’albero del pane”, fa parte della storia, della civiltà, della cultura, dell’economia e della gastronomia di Caprese; la castagna ha ottenuto la certificazione dop sotto la denominazione "Il Marrone di Caprese Michelangelo”. Castagne e funghi, insieme a tartufi, more, fragole e lamponi, sono i frutti di questa terra, che ha nella ristorazione, quindi nella cucina di qualità e nella bellezza del suo ambiente le sue migliori carte da giocare, oltre ovviamente a tutto ciò che riconduce al grande Michelangelo. Dal 2008, infine, è attivo a Caprese il Centro Sportivo, struttura creata in particolare per il tennis a supporto della federazione.

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