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Cappelle Medicee

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Cappelle Medicee
Piazza Madonna degli Aldobrandini, 6
50122 Firenze (FI)
Tel 055 2388602
Fax 055 281925
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Le Cappelle medicee sono un museo statale di Firenze e il luogo di sepoltura della famiglia Medici, ricavato da alcune aree della Basilica di San Lorenzo a Firenze, al quale si accede dal retro della chiesa, in piazza Madonna degli Aldobrandini. Le due parti principali che si visitano sono prolungamenti dell'abside della basilica: la Sagrestia Nuova, edificata da Michelangelo e la grande Cappella dei Principi, del secolo successivo, completamente ricoperta da marmi e pietre semi-preziose dove sono sepolti i granduchi di Toscana e i loro familiari. Inoltre, fanno parte del percorso alcune sale della cripta (ideata dal Buontalenti) sotto la Cappella dei Principi, dove è situata la biglietteria, la libreria e talvolta sono realizzate esibizioni temporanee.

La cripta

La Cripta è il primo ambiente al quale si accede dall'ingresso del museo. In questo ambiente, sorretto da basse volte, si trovano sul pavimento le lastre tombali dei granduchi, delle loro consorti e dei familiari stretti. Recentemente, vi è stata sistemata una ricca collezione di reliquiari Sei-Settecenteschi legati alla sfarzosa committenza granducale. Da questo ambiente si accede, attraverso due scalinate, alla soprastante Cappella dei Principi. A partire dal 2004 si stanno svolgendo degli esami sulle spoglie dei Medici per far luce su alcuni punti oscuri della loro storia familiare. Fra i primi ritrovamenti ancora inspiegati, la salma di un neonato sconosciuto, forse il figlio illegittimo di un personaggio di famiglia. Esiste anche un'altra cripta sotto la basilica, dove si trovano le tombe di Cosimo il Vecchio e di Donatello, ma non è accessibile da qui.

Un po' di storia delle cappelle

La Cappella dei Principi, di dimensione ottagonale, è larga 28 metri ed è sormontata dalla cupola di San Lorenzo, che raggiunge un'altezza di 59 metri, la seconda per maestosità in città dopo quella del Brunelleschi. Fu ideata da Cosimo I, ma la sua realizzazione si deve al successore Ferdinando I, che incaricò l'architetto Matteo Nigetti, 1604 su disegno di Don Giovanni de' Medici, fratello dello stesso granduca. Lo stesso Buontalenti intervenne modificando in parte il progetto. Lo sfarzo abbagliante è dato dai ricchissimi intarsi in commesso fiorentino, per la realizzazione dei quali fu creato l'Opificio delle Pietre Dure. Questa arte, tutt'ora praticata soprattutto nella decorazione di mobili e vasi, trovò qui il suo apice. Nella zoccolatura, invece, si usarono pietre dure più colorate, nonché la madreperla, i lapislazzuli e il corallo per riprodurre gli stemmi delle sedici città toscane fedeli alla famiglia dei Medici. Nelle nicchie sarebbero dovute entrare le statue dei granduchi, anche se furono poi realizzate soltanto quelle per Ferdinando I e Cosimo II, opere entrambe di Pietro Tacca eseguite tra il 1626 ed il 1642. Gli altri sepolcri granducali appartengono a Cosimo I (1519-1574), Cosimo II (successore di Ferdinando I, 1590-1621) e Cosimo III (succeduto a Ferdinando II, 1643-1723). Al centro dell'atrio, nelle intenzioni dei committenti, doveva trovarsi il Santo Sepolcro, sebbene i vari tentativi di comprarlo o rubarlo a Gerusalemme fallirono. I sarcofagi sono in realtà vuoti e le vere spoglie dei granduchi e dei loro familiari (una cinquantina fra maggiori e minori) fino a Anna Maria Luisa de' Medici (ultima erede della dinastia, 1667-1743), sono conservate in semplici ambienti nascosti dietro le mura, nella cripta del Buontalenti. Da dietro l'altare si accede ad un piccolo vano dove sono esposti altri preziosi reliquiari, alcuni dei quali donati alla città da Leone X. La Sagrestia Nuova Edificata da Michelangelo a più riprese tra il 1521 ed il 1534, vi si accede da un corridoio dalla Cappella dei Principi, mentre la porta che permette di entrare nella basilica oggi è chiusa. Commissionata da Papa Leone X e dal cardinale Giulio de' Medici (futuro Clemente VII), Michelangelo la realizzò partendo dalla stessa pianta della Sacrestia Vecchia del Brunelleschi e divise lo spazio in forme più complesse, con archi trionfali che si aprono su delle specie di absidi. Incassati nelle due pareti laterali realizzò i sepolcri monumentali dedicati a Giuliano Duca di Nemours e suo nipote Lorenzo Duca d'Urbino, per i quali scolpì tre sculture ciascuno: le Allegorie del Tempo, adagiate sopra i sepolcri, e i ritratti soprastanti dei Duchi. Per la tomba di Giuliano de' Medici, seduto in fiera postura, scelse il Giorno e la Notte; per quella di Lorenzo, in posa malinconica e pensierosa, il Crepuscolo e l'Aurora.

Come raggiungerci

Situato in una parte della Basilica di San Lorenzo, un tempo parrocchia dei Medici e luogo di sepoltura dei membri della famiglia a partire dal Quattrocento, il museo è famoso soprattutto grazie alla presenza delle tombe di Giuliano e Lorenzo de' Medici, realizzate da Michelangelo nella cosiddetta "Sagrestia Nuova" e capolavoro di architettura e scultura rinascimentale.

Servizi

Ingresso per disabili, museo dotato di dispositivi per disabili, Bookshop, allÂ’ingresso del museo Audioguide in italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, giapponese. Inoltre, guardaroba, servizio gratuito e obbligatorio per i seguenti oggetti: ombrelli, zaini e borse grandi.

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