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Pinacoteca Nazionale di Siena

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Pinacoteca Nazionale di Siena
Via di San Pietro, 29
53100 Siena (SI)
Tel 0577 281161
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La pinacoteca nazionale di Siena è ubicata nei palazzi Buonsignori e Brigidi in via San Pietro. Il palazzo Buonsignori, nonostante la sua edificazione risalga al XV secolo, presenta una facciata direttamente ispirata al medievale palazzo pubblico della città, anche grazie ai restauri puristi della seconda metà del XIX secolo. Il Palazzo Brigidi è invece di più antica costruzione (XIV secolo) ed è solitamente identificato come l'antica residenza della famiglia Pannocchieschi e quindi anche di Nello, sposo della celebre Pia dantesca. Attraverso dipinti di elevata qualità, la pinacoteca documenta essenzialmente l'evoluzione della pittura senese dal XIII al XVIII secolo.

Le sale della Pinacoteca

Al secondo piano, nelle prime due sale, ci sono le opere più antiche, fra le quali alcune di Guido da Siena: da segnalare, nella seconda sala, il San Pietro in trono e sei storie della sua vita. Nelle sale 3-4-5-6 vi è raggruppato un corpus di opere di mano di Duccio di Buoninsegna e dei suoi seguaci, a testimonianza della definitiva affermazione di una scuola pittorica senese di altissimo livello. Da ammirare, in particolare, la Madonna dei Francescani e il polittico n. 28 di Duccio, la Madonna col Bambino del Maestro di Badia a Isola e la Crocifissione con San Francesco di Ugolino di Nerio. Le sale 7-8 sono invece dedicate a Simone Martini e ai suoi seguaci: si segnalano lo splendido ciclo del Beato Agostino Novello e i suoi miracoli (1330 ca.). Nella settima sala vi è invece la Pala del Carmine (1327-1329) di Pietro Lorenzetti, uno dei capolavori assoluti del trecento senese. Nella sala 8 vi sono i pittori senesi attivi dopo la peste del 1348: si veda la pala con Adorazione dei Magi capolavoro di Bartolo di Fredi. Le sale 9-10-11 si concentrano sul momento di passaggio tra il trecento senese e il primo rinascimento: spiccano le opere di Taddeo di Bartolo e le sale 12-13 sono appunto occupate da artisti quali Giovanni di Paolo (Madonna dell'Umiltà) e il Sassetta, testimoni di un periodo, il Rinascimento senese, oggetto di una riscoperta relativamente recente. Il Rinascimento maturo si trova invece nelle sale 14-15 con opere di Francesco di Giorgio Martini, Matteo di Giovanni e Neroccio di Bartolomeo. A Sano di Pietro sono quasi interamente dedicate le sale 16-17. Nella loggia attigua (sala 18) fa bella mostra di sè la Madonna dell'Umiltà di Domenico di Bartolo (1433). Nella sala 19 vi è una ricca galleria di opere raffiguranti santi senesi. Al piano inferiore si ammirano opere del Cinquecento senese di mano di artisti quali Antonio Bazzi detto Il Sodoma (Cristo alla colonna e Deposizione) e di Domenico Beccafumi (Nascita della Madonna e San Michele che scaccia gli angeli ribelli.

Come raggiungerci

Siena è ben collegata alle più importanti città italiane, ed è facilmente raggiungibile in auto, autobus, treno ed aereo. In automobile, lungo l'Autostrada del Sole A1 nel tratto Roma-Milano si può raggiungere la città toscana uscendo agli svincoli di Firenze-Certosa, e continuare lungo la Superstrada Firenze-Siena, all'uscita di Valdarno, e continuare lungo la SS 408 Chiantigiana Montevarchi-Gaiole-Siena, all'uscita di Valdichiana, proseguendo sul raccordo SS 326 Bettolle-Siena o al casello di Chiusi-Chianciano Terme e proseguire sulla strada statale 146 o sulla SS 2 Cassia. Altri importanti collegamenti stradali che portano a Siena sono la Superstrada Siena-Firenze, la SS 222 Chiantigiana Firenze-Siena, la SS 408 Chiantigiana Montevarchi-Gaiole-Siena, la SS 223 Siena-Grosseto, la SS 2 Cassia Firenze-Siena-Roma, la SS 326 Siena-Bettolle e la SS 146. Una volta giunti nel centro di Siena, molte sono le indicazioni presenti che conducono alla Pinacoteca Nazionale.

Servizi

La pinacoteca nazionale di Siena è fra le più belle d'Italia per la ricchezza e il valore delle opere. La raccolta di capolavori è giunta fino ai giorni nostri grazie alla preziosa opera di conservazione dell'abate Giuseppe Ciaccheri, che già nel XVIII secolo riunisce quello che diverrà, dopo varie vicissitudini storiche, il nucleo centrale dell'attuale esposizione. Nel 1915 il patrizio senese Niccolò Bonsignori lascia il proprio palazzo all'amministrazione provinciale affinché vi si istituisca un museo. Nel 1932 la Pinacoteca viene inaugurata nelle sale dell'antico Palazzo e dell'attiguo Palazzo Brigidi. L'ordine delle sale è essenzialmente cronologico e riconduce il visitatore in una delle più eccelse scuole pittoriche del Medioevo e del Rinascimento: quella senese. La visita inizia dal secondo piano, dove si trovano le prime sale che conservano le prime opere senesi databili intorno al XII-XIII secolo. Al terzo piano, però, troviamo allocata una bella e grande collezione, la Spannocchi. Un tempo si trovava nel palazzo Spannocchi di San Domenico, oggi, in parte a Palazzo Pubblico, in parte qui. Fra le varie opere presenti, meritano la citazione il San Girolamo di Albrecht Dürer; una Natività di Lorenzo Lotto, con un particolare e denso gioco di luci; un’annunciazione, opera della più pura arte veneziana di Paris Bordon, straordinaria nelle sue aperture architettoniche e per i movimenti delle figure; una salace Susanna e i Vecchioni di Giuseppe Cesari, detto Il cavalier d'Arpino; una serie di tele di ignoti fiamminghi (fra queste una bella Torre di Babele da Brueghel) e una Santa Caterina da Siena del Sodoma.

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