Il Lago Bizantino e la Caina: storia o leggenda?
La dicono "l'Umbria verde" perché è attraversata da una miriade di torrenti più o meno grandi, più o meno limpidi, più o meno suggestivi. Uno di essi è il Torrente Caina, che nasce dal Monte Gudiolo o da Colle Col Masso, nei pressi di San Giovanni del Pantano (tra Corciano e Umbertide). Il suo corso è di 31 chilometri: suo affluente di destra è il torrente Formanuova, canale emissario del Trasimeno. Pare che il nome sia dovuto ad Arnth Cairnina, il defunto che riposa - o riposava, prima che traslassero l'urna al Museo Archeologico - nella tomba etrusca del Faggeto, ovviamente situata in un bosco di faggi (ma va'), in cima al monte che sovrasta di San Giovanni del Pantano, a circa 5-6 chilometri dal piccolo paese. La Caina scorre perpendicolarmente al Lago Trasimeno, sfiorando il Colle del Cardinale e Colle Umberto; dopo il Ponte delle Cupe gira verso ovest e si dirige verso la SS 75 bis. Oltrepassata la superstrada, punta su Montesperello, superato il quale volge leggermente verso est, nei pressi del Monte Rentella. Attraversata la Vallupina, fra Solomeo e San Mariano torce di nuovo ad ovest, poi verso sud tra Capanne, Poggio delle Corti, Pilonico Materno e Castiglion della Valle, sino ad arrivare all'abitato di Pieve Caina. Poco più a sud il torrente confluisce nel Nestore, che, a circa 600 metri dal piccolo borgo, fa una curva ad un angolo di quasi 90 gradi. Pare (forse, si dice) che questo angolo sia stato, nel VI secolo d.C., protagonista di una travagliata fase della guerra tra Bizantini-Romani e Longobardi, le due etnie che all'epoca si fronteggiavano nella penisola italica. Bisogna ricordare che all'epoca (476) era crollato l'Impero Romano d'Occidente e la penisola italica era rimasta in mano a vari popoli germanici (gli Eruli, gli Ostrogoti), che l'avevano più o meno governata, più o meno d'accordo con l'altra branca dell'Impero Romano, quello d'Oriente, con capitale Ravenna. Gran parte della penisola era stata, fra il V e il VI secolo, sotto il dominio degli Ostrogoti di Teodorico; dopo la guerra greco-gotica (535-553) costoro erano stati sconfitti dai Bizantini ed erano scomparsi dalla storia, ma nel 568, nell'Italia indebolita dalle guerre, si erano insediati i Longobardi. Erano divisi in ducati e gastaldati, ma aspiravano a conquistare il resto d'Italia e soprattutto Roma. Nel 593 e nel 595 erano riusciti a conquistare per due volte Perugia, stabilendo un presidio presso Mugnano; ma i Bizantini, temendo una nuova invasione longobarda, pensarono di ostacolarla frapponendo tra sé e l'esercito di Agilulfo uno specchio d'acqua che si unisse al lato sud del Lago Trasimeno. Qualcuno dice che allora decisero di allagare la pianura nei pressi di Pieve Caina, erigendo un alto muro che fungesse da diga, 600 metri prima che il torrente Caina si getti nel Nestore, dove il fiume curva allontanandosi dall'abitato. Le acque avrebbero riempito così la pianura che oggi va da Pieve Caina a Castiglion della Valle, e sarebbero risalite per una decina di chilometri fino alla stretta fra San Mariano e Solomeo. Il lago, secondo la ricostruzione del professor Franco Boschi, lambiva Sant'Apollinare, Monticelli, Pilonico Materno, Capanne e San Mariano. Fu solo dopo l'anno Mille che iniziò la bonifica, da parte di una comunità di monaci benedettini che si stabilì a Monticelli, sopra una piccola collina che sovrasta la pianura fra Castiglione della Valle e Pieve Caina. Si narra che fu demolita la diga che sbarrava il decorso del torrente Caina - sempre che detta diga esistesse - , quindi che le acque furono canalizzate e fu edificata una Grangia fortificata, costituita da edifici rurali, due torri ed una chiesetta dedicata a San Paolo. Detto insediamento faceva parte del "Contado di Porta Eburnea". (Fonte: umbriacuriosa.altervista.com)
26/05/2014 09:06:09