Ripatransone, il borgo marchigiano con il ‘vicolo più stretto’ d’Italia

Ripatransone, il borgo marchigiano con il ‘vicolo più stretto’ d’Italia

"Perché l'intera località coincide con il borgo storico, che si presenta ben conservato e curato e in cui i nuovi edifici sono ben integrati nel contesto": con questa motivazione, la Giuria del Centro Studi Touring ha assegnato il prestigioso riconoscimento della 'Bandiera Arancione', un attestato della qualità turistico – ambientale dell'entroterra, a un caratteristico Comune delle Marche, Ripatransone. Per questo numero, dunque, la redazione di Paesaggiritrovati.it si è spostata nella provincia di Ascoli Piceno, in un borgo che conserva ancora intatto il proprio patrimonio artistico e culturale, in piena armonia con l'ambiente circostante. Siamo, con precisione nella cittadina che si è aggiudicata la nomea di 'Belvedere del Piceno', proprio grazie alle sue peculiarità e caratteristiche morfologiche. Situata a una quota collinare di quasi 500 metri sul livello del mare offre, infatti, ai propri visitatori una vista incantevole che spazia dai Monti Sibillini al Gran Sasso, dal Conero fino ad arrivare al Gargano. Passeggiando per le vie di questo piccolo borgo, poi, si rimane stupiti di come civiltà e stili architettonici molto diversi tra loro, qui si siano fusi perfettamente. Ripatransone presenta, difatti, un centro medievale nel proprio impianto urbano, con edifici rinascimentali e barocchi, da un lato, palazzi nobiliari di epoca settecentesca e di tardo ottocento, dall'altro. Inoltrandosi, invece, nei quartieri più popolari, in un reticolo di viuzze e stradine, si può arrivare in una strettissima fessura di territorio: è il Vicolo che detiene il Guinness de 'il più stretto d'Italia'. Con i suoi 43 centimetri di larghezza, che raggiungono i 38 nella parte che più si restringe, infatti, il vicolo, dedicato al leggendario feudatario Trasone, da cui deriva il nome stesso della cittadina, era parte integrante del suo sistema di difesa contro eventuali attacchi nemici. Ulteriore peculiarità della cittadina è, poi, la tradizionale manifestazione che si tiene la domenica successiva a quella di Pasqua: il cosiddetto 'Cavallo di fuoco'. Si tratta di uno spettacolo pirotecnico tanto antico quanto suggestivo, nato a opera di un singolo cittadino per festeggiare la Madonna, che tanto entusiasmò gli abitanti del luogo da diventare una ricorrenza annuale. E' così che ogni ottava di Pasqua, nella piazza centrale del paese, viene introdotto un cavallo in lamiera a grandezza naturale e bardato di fuochi artificiali, che d'improvviso si accendono dando vita a uno spettacolo 'incandescente', capace di attirare, tutti gli anni, non solo i giovani e i vecchi ripani, in un'atmosfera di gioco, unione e amore verso la tradizione. Ciò che più colpisce di Ripatransone infatti, oltre ai suoi luoghi che hanno una storia millenaria e bellissima da raccontare, è l'armonia che si respira nella sua comunità. Medioevo e Rinascimento, stile barocco o classico, giovani e anziani: tutto qui sembra convivere perfettamente nel rispetto di ciò che è stato un tempo e di ciò che continua a essere oggi. Rosaria Cimino

(Articolo pubblicato anche su paesaggiritrovati.it)



Saturno Comunicazione Sas
13/11/2013 12:06:34
0 Commenti