La porchetta umbra tra buona cucina e tradizione

La porchetta umbra tra buona cucina e tradizione

Una delle preparazioni tradizionali della carne di maiale è la porchetta, che può essere considerata una specialità tutta perugina, ora diffusa in tutto il territorio nazionale, ma che affonda le sue origini nelle campagne umbre. La porchetta era preparata con un maiale di montagna, giovane, spesso selvatico, che non superava i 50 chili di peso e nutrito esclusivamente con le ghiande. I contadini, in occasione di feste popolari, usavano di buon ora uccidere e preparare il maiale per le successive lavorazioni. Ancora oggi la preparazione della porchetta segue le antiche ricette: dopo la macellazione il maiale, ben pulito, viene riempito con piccoli pezzi di carne, interiora e cartilagini condite con sale, aglio, finocchio e pepe. Il suino, messo allo spiedo, viene poi cotto nel forno a legna riscaldato da 3 o 4 ore. Verso la fine della cottura il fuoco viene ravvivato con della legna minuta, in modo che tutt'intorno al maiale si formi una crosticina croccante e dorata. È usanza popolare mettere sotto la porchetta dei recipienti, per lo più di terraglia, per raccogliere il sugo che esce durante la cottura, che con termine umbro è detto "intocco". In questo sugo si cuociono i soletti, cioè le zampe, la coda e le orecchie del maiale tagliati a tocchetti e insaporiti con aglio, sale, pepe, salvia, rosmarino e finocchio selvatico.



Saturno Comunicazione Sas
01/10/2013 16:50:00
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