Argentario e Arcipelago, paradisi dell’escursionismo subacqueo

Argentario e Arcipelago, paradisi dell’escursionismo subacqueo

D'estate i fondali marini dell'Arcipelago toscano sono più frequentati di molti centri storici di alcune città d'arte. L'escursionismo subacqueo, o diving, infatti, sta diventando uno sport con una base di praticanti sempre più ampia. Sono in tutto una cinquantina i diving center, distribuiti lungo la costa toscana, dall'Argentario a Livorno, passando per le isole dell'Arcipelago; una quindicina solo all'Isola d'Elba, ed una decina tra Argentario ed Isola del Giglio. Le mete preferite dai sub italiani ed europei che frequentano il mare toscano, infatti, sono i fondali di Giglio, Giannutri, Capraia, Pianosa, Gorgona e, naturalmente, Elba.
L'Arcipelago toscano è probabilmente la destinazione più gettonata dell'intero Mediterraneo. Nell'Arcipelago si immergono diverse migliaia di sub all'anno: i diving dell'Argentario da soli effettuano circa 20.000 immersioni all'arco dei 365 giorni, con una media di 2/3 tuffi ad uscita. I diving center lavorano tutto l'anno, con un'alta stagione che inizia a Pasqua e raggiunge il picco tra giugno e settembre, specialmente nei week-end. A luglio e agosto le uscite in mare sono praticamente quotidiane, anche se non sempre a pieno carico. I sub che frequentano l'Arcipelago toscano provengono per lo più dal centro-nord Italia, ma una buona quota anche dal nord Europa. Ad essere apprezzati sono la velocità dei collegamenti e la contiguità di molte isole con fondali di grande suggestione. L'unico problema, che ha un po' limitato l'espansione di questa attività, è costituito dalla normativa restrittiva, che richiede la patente professionale per condurre barche con più di 12 passeggeri. Il grosso dei diving, comunque, utilizza grossi gommoni in grado di trasportare anche 12-15 sub alla volta. I diving center della Costa degli Etruschi sono frequentati per un terzo da sub toscani, che costituiscono il nocciolo duro dei fruitori dei nostri servizi. Un altro terzo viene dal nord Italia, e gli altri dall'Europa, specialmente tedeschi, austriaci e olandesi. L'attività è variegata: si organizzano sia immersioni che escursioni, ma anche corsi per principianti o di perfezionamento. L'attività dei diving center si integra alla perfezione con l'offerta ricettiva, da quella alberghiera a quella degli agriturismo o dei villaggi turistici che offrono la formula all inclusive. Andare sott'acqua, inoltre, non è più costoso che praticare lo sci, e si può comprare l'attrezzatura base spendendo 7-800 euro. Un'immersione di circa due ore, con bombola, guida e trasporto, può variare dai 25 ai 35 euro a persona, a seconda della distanza da percorrere per raggiungere il sito d'immersione. Un corso di I livello, per ottenere il brevetto fino a 18 metri di profondità, costa intorno ai 300 euro, per 4 lezioni teoriche, 5 pratiche in piscina e 5 in mare. Ne bastano 250 per corsi di II livello, o per imparare a fotografare o immergersi in notturna.



Saturno Comunicazione Sas
16/07/2013 17:40:42
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