I vini marchigiani Doc

I vini marchigiani Doc

Da sempre la viticoltura è stata fiorente ed ha dato prodotti molto diversificati fra loro. Dall'alto dei colli ridenti delle Marche, seguendo la discesa della valle dell'Esino verso Jesi, si domina il susseguirsi di vigneti nel cuore della zona del Verdicchio. Affascinante angolo delle Marche dove borghi, abbazie e castelli dominano il panorama e l'occhio può spaziare all'infinito tra terre e campi di leopardiana poesia. Nel medioevo il fiume segnava il confine tra lo Stato Pontificio e il Granducato di Spoleto. La stessa Jesi fu nel 1300/1400 comune potentissimo. Nel 1194 diede i natali a Federico II di Hohenstaufen, lo stupor mundi nipote del Barbarossa e futuro imperatore. Il Verdicchio del Castello di Jesi Doc, un vino già noto agli Etruschi ed ai Galli Senoni, reso celebre dalla bottiglia ad anfora di uno dei suoi storici produttori, è considerato un bianco fra i migliori d'Italia, è ricchissimo di tannini, resiste all'invecchiamento tanto che alcuni contadini, gelosissimi dei loro vigneti, riescono a portarlo a sedici gradi. Spesso viene definito il "rosso travestito da bianco". Il Verdicchio accompagna sia il pesce che i prodotti dell'entroterra. A Montecarotto, uno dei borghi con castello nei dintorni di Jesi, annualmente tra luglio e agosto, viene promossa la manifestazione "Verdicchio in festa" durante la quale si possono degustare i prodotti del territorio. La disposizione dell'alta Valle Esino, chiusa all'influsso termoregolatore del mare, espone i vitigni ad un clima rigido d'inverno e molto caldo in estate che generano un vino corposo a lunga maturazione il Verdicchio di Matelica Doc, da provare abbinato al Salame di Fabriano. Ottime le varianti Spumante e Passito, eccezionale la Riserva. Lungo le rive del Metauro, per una superficie di circa 500 ha., viene coltivato il vitigno autoctono Bianchello. Il nome deriva dal colore chiaro del vino. (informacibo.it)



Saturno Comunicazione Sas
14/01/2021 12:28:18
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