La vita va presa con poesia, cosi si superano le difficoltà quotidiane

La vita va presa con poesia, cosi si superano le difficoltà quotidiane

La poesia non solo fa bella la vita di chi la apprezza: se presa nel giusto modo può trasformarsi in utile strumento per risolvere le quotidiane difficoltà. In alcuni casi versi e rime sono persino utilizzati come strumenti di cura, un po' come si fa con il disegno, la musica e altre forme di arte. Giovanni Porta, psicoterapeuta, specialista in arteterapia, raccontando la sua esperienza di anni, spiega: "La poesia ci fa vedere le cose sotto un aspetto diverso, più profondo, e spesso lontano da quello che noi pensiamo. E' una forma di pensiero laterale, che ci permette di cambiare prospettiva, di vedere le cose in modo diverso e quindi aiuta a sbloccarsi". Con l'espressione "pensiero laterale", coniata dallo psicologo maltese Edward De Bono, si definisce un approccio indiretto a un problema, in cerca di una possibile soluzione ad esso. In altre parole, la difficoltà viene osservata da diverse angolazioni, in contrapposizione al modo tradizionale che oppone al problema la sua soluzione diretta. "Da più di vent'anni scrivo poesie, - continua Giovanni Porta - e ciò che mi ha sempre stupito in questa attività è che spesso tramite le poesie arrivo a dire con chiarezza cose di cui non ho ancora piena consapevolezza. In altre parole, se lascio la mia mente libera di produrre associazioni di parole senza metterle troppi vincoli di giudizio o senso comune, arrivo a esprimere con sorprendente precisione ciò che vivo, e che sento". La poesia si trasforma in una specie di contenitore di senso nel quale è possibile associare parole di significato diverso, anche opposto, come si fa ad esempio nella figura retorica dell'ossimoro, tipo "calorosa freddezza". Spiega ancora Porta: "Se ad esempio, scrivendo in una poesia in cui parlo di come mi sento a relazionarmi con gli altri, uso l'espressione "calorosa freddezza", significa che dentro di me ci sono almeno due parti che la pensano in maniera diversa: una ritiene l'interazione "calorosa" mentre l'altra la considera "fredda". La parte che considera l'interazione calorosa probabilmente avrà piacere a trovarsi lì, mentre quella che la considera fredda vorrebbe interromperla e andarsene. In pratica, mi sento diviso e voglio due cose opposte. La poesia, cioè, permette di far emergere gli opposti, ovvero le mie parti interne che sono in conflitto". Dopo questo primo passo, dopo aver individuato le parti in conflitto, si può cercare di metterle in comunicazione attraverso tecniche di psicoterapia. Ad esempio, spiega l'esperto, "identifico un episodio specifico in cui ho vissuto una "calorosa freddezza", e lavoro a partire da un episodio concreto. In che modo fare questo può aiutare il mio benessere? "Arrivare a un compromesso tra parti interne che vogliono cose diverse è fondamentale, se vogliamo vivere in pace. L'alternativa è di rimanere in balia di parti di noi che litigano come condomini irascibili costretti a una forzata convivenza". Il cervello umano è costruito da due emisferi, collegati tra loro da un'area detta corpo calloso; l'emisfero sinistro è preposto alle attività logiche, matematiche e lineari, mentre il destro presiede le attività intuitive non verbali, immaginative e artistiche. L'emisfero sinistro presiede dunque il pensiero logico-analitico o "verticale", che viene insegnato a scuola e che tutti conosciamo; l'emisfero destro presiede invece il pensiero laterale, o generativo, un modo analogico di relazionarsi con la realtà che si usa ad esempio, nel brainstorming, nel gioco e nelle attività artistiche, come appunto la poesia.



Saturno Comunicazione Sas
25/03/2013 09:46:51
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