Le osterie di Bologna

Le osterie di Bologna

Rinomate in Italia e ora anche all'estero, le osterie bolognesi sono certamente uno dei luoghi più affascinanti della città emiliana. Questi luoghi di svago sono infatti tra i locali più frequentati della città, forse anche per quell'aria un po' antica e naïf che sprigionano i vecchi tavoli di legno e le bottiglie impolverate alle pareti. Ma com'erano anticamente le osterie bolognesi? Luoghi di ritrovo popolare, da cui spesso partivano rivolte e rivendicazioni con il governo cittadino, le osterie bolognesi furono oggetto nel 1610 anche di editto comunale che ne limitava la clientela. Fino ai primi del secolo scorso le più celebri erano: l'Osteria dei Bastardini in via Tagliapietre; la Campana in piazza VIII Agosto; il Cantinone di Londra e Bazzanesi in via San Felice; il Carnevalazz e il Convento in via Zamboni (zona universitaria). Le osterie di Bologna erano certamente celebri per i personaggi che ospitavano, solitamente canzonieri e poeti popolari, ma anche per le modalità in cui venivano somministrate le vivande. Ad esempio in via del Pratello all'Osteria del Ghittòn venivano somministrati i "fagioli a tempo", per cui si poteva acquistare mezz'ora di fagioli in una sorta di all you can eat dei tempi antichi. Alessandro Cervellati, cultore delle memorie bolognesi, sui locali bolognesi scriveva, negli anni '70, che in via de' Poeti si trovava un'osteria che, fino al restauro nel 1959, aveva mantenuto inalterate le caratteristiche originali settecentesche.



Saturno Comunicazione Sas
20/05/2019 10:56:34
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