La vecchia Toscana tra vigne e borghi medievali

La vecchia Toscana tra vigne e borghi medievali

Non è più Firenze, non è ancora Siena. In quel fazzoletto di mondo che è il Chianti, la vecchia Toscana resiste. Nel silenzio dei borghi e tra le colline rigate di vigne, dove la cultura contadina, sopravvissuta ai forestieri, è radicata alla terra e alla tradizione. Nelle parole della gente, nelle atmosfere calde dei casali di campagna e nei sapori sinceri della cucina. Otto comuni (quelli del Chianti Classico) che si sono lasciati alle spalle il "shire" perché, come scrivono in articoli apparsi su Times, Independent e The Guardian, le cose stanno cambiando: i British si allontanano. Per la crisi, o perché stanchi di coltivare vigne, tornano oltre Manica e mettono in vendita le proprietà. Novelli coloni che hanno fatto volare alle stelle il valore di terreni e immobili, e hanno aperto gli occhi agli italiani, che quella terra se la stanno riprendendo. Anche se i prezzi rimangono alti. Una cinta muraria progettata da Filippo Brunelleschi e la torre della rocca sono il simbolo di Castellina in Chianti, la capitale turistica. Lasciata l'auto al parcheggio a sud del centro, si passeggia lungo via Ferruccio, tra botteghe e pelletterie. A una quindicina di chilometri da Castellina, lungo la statale regionale 429 che attraversa un paesaggio di boschi, rocce e riserve di caccia, c'è Radda in Chianti, nucleo medievale ben conservato sviluppatosi attorno alla Chiesa di San Nicolò. Da non perdere il camminamento coperto del XIV secolo. Per Gaiole in Chianti, il tratto è breve: il borgo svetta sopra un colle coperto di cipressi. Non è lontano Barbischio, piccolo gioiello di storia e architettura: vecchie case in pietra abbarbicate sulla collina si stringono attorno a una possente torre. L'ultima parte dell'itinerario si sviluppa attorno al Castello di Brolio (tel. 0577.73.02.80), emblema del Chianti. Il maniero, avamposto fiorentino in terra nemica costruito nell'XI secolo, deve il suo attuale aspetto di Neogotico senese a Bettino Ricasoli, detto Barone di Ferro per la sua personalità volitiva ed eclettica, che la leggenda vuole inventore della formula del Chianti Classico.



Saturno Comunicazione Sas
31/05/2012 16:50:48
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