La piadina romagnola diventa ufficialmente IGP

Il 16 gennaio 2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale di protezione transitoria della Piadina Romagnola IGP. Questo importante atto riconosce e tutela, per ora solo a livello nazionale (per questo motivo è definita transitoria), la protezione della Piadina Romagnola IGP, legittimandone l'uso da parte di tutti i produttori che rispettino il Disciplinare di produzione.
"Esprimiamo la nostra più viva soddisfazione - si legge in una nota del CONSORZIO DI PROMOZIONE DELLA PIADINA ROMAGNOLA - per questo importante risultato frutto di anni di lavoro del Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola con il supporto delle Confartigianato e CNA di Rimini e di tutta la Romagna in stretta collaborazione con il Servizio Percorsi Qualità Relazioni Mercato e Integrazione di Filiera della Regione Emilia-Romagna ed il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il disciplinare proposto tiene conto della tradizione e della storia di questo importante prodotto che si sta sempre più affermando anche fuori dai confini della Romagna, sia nella variante "Piadina Romagnola" di minor diametro e maggiore spessore, sia nella variante "Piadina Romagnola alla Riminese", di maggior diametro e minor spessore, prevedendo un'etichettatura specifica per la variante riminese e concedendo una ulteriore riconoscibilità alla Piadina Romagnola ottenuta con processi per la maggior parte esclusivamente manuali".
"Le materie prime (esclusivamente farina, acqua, sale, strutto e/o olio di oliva ed eventualmente lievito) e le modalità di ottenimento, sono state individuate tenendo in debita considerazione i processi produttivi delle diverse realtà che operano sul mercato, dalla piccola rivendita rionale (chioschi inclusi) all'azienda artigiana, con una particolare attenzione alla qualità ed alla freschezza del prodotto, pertanto, non è consentito l'uso di conservanti, aromi ed altri additivi. L'area di produzione coincide con le Provincie di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e parte della Provincia di Bologna. Vogliamo ringraziare, oltre alle Confartigianato e CNA di Rimini e di tutta la Romagna per l'impegno, la costanza e le risorse profuse in questa iniziativa, senza delle quali non si sarebbe raggiunto questo importante obiettivo, l'Assessore Regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni e tutto lo staff del Servizio Percorsi Qualità Relazioni Mercato e Integrazione di Filiera della Regione Emilia-Romagna e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per il fattivo contributo nel raggiungimento di questo importante risultato".
"La richiesta di registrazione della denominazione è ora al vaglio dei competenti uffici della Commissione Europea, e ci auguriamo che nei prossimi mesi, al termine dell'iter di valutazione della proposta, questa importante IGP sia registrata e tutelata su tutto il territorio europeo e non solo, al fine di legare la denominazione Piadina Romagnola, anche nella sua variante alla Riminese, alla vera ed autentica zona di origine, preservando la tipicità e la qualità di questo importante prodotto radicato nella storia e nella più autentica tradizione romagnola"."
19/01/2013 15:58:29