Lago di San Liberato
Il lago di San Liberato si trova in provincia di Terni e nel territorio del Comune di Narni. Anche in questo caso si tratta di un bacino artificiale È ottenuto dallo sbarramento del fiume Nera, risalente al 1953 per scopi idroelettrici: nel suo ambiente umido e paludoso vi è un ecosistema composto da una numerosa fauna acquatica e migratoria. Il lago ha un volume di invaso massimo pari a 6 milioni di metri cubi e si trova a poche centinaia di metri dal fiume Tevere e dal confine con il Lazio. È condotto e gestito dall'A.C.E.A. Il lago ha subito nel corso degli anni l'evoluzione tipica dei bacini di origine artificiale; laccumulo di sostanze inorganiche e organiche, trasportate dal fiume e dall'origine talora industriale, ha determinato un notevole interrimento e la conseguente eutrofizzazione del bacino, che ora presenta i punti di massima profondità in corrispondenza dei vecchio corso dei fiume.
Il paesaggio e la fauna presente nel lago
Anse, meandri, rallentamenti in presenza di curve od ostacoli naturali, determinano la formazione di ambienti talora molto interessanti occupati da una flora e una fauna molto diversificate e frequentate anche per la nidificazione da specie ornitiche interessanti. Vi è una fitta vegetazione ripariale costituita da pioppi, ontani e salici che, lasciata all'evoluzione naturale, crea un ambiente suggestivo. Sulle pareti verticali dei fiume si notano varie formazioni di felci tra cui il comune capelvenere e nella fascia superiore al bosco ripariale si stagliano a volte superbi esemplari di leccio e roverella. Associazioni assimilabili al tipico bosco igrofilo si riscontrano anche lungo la parte centrale dei due fossi che si immettono nel lato est del lago e ancora sostanzialmente integri: il fosso di Buffone e quello di Piccarello. C'è ancora una discreta popolazione di rane verdi e tra gli anfibi si ricordano il rospo comune e la raganella. Varia anche la popolazione di rettili e ancora numerosa: natrice dal collare, biacco, saettone, vipera aspide, lucertola dei muri e orbettino. La fauna ittica, scomparsi solo negli anni settanta gli ultimi esemplari di trota fario, comprende attualmente tinca, scardolo, caranio, carpa, anguflia, spinarello, alborelle e cavedano. Molto anche i mammiferi e gli uccelli: sono comuni l'istrice, il tasso, la volpe, la faina, la donnola, la nutria e il cinghiale. Incerta risulta la presenza della martora, ma ricca e varia è la popolazione di micromammíferi, attestata dalla frequenza di rapaci notturni come il barbagianni, l'allocco, la civetta e d'inverno anche il gufo comune. Sono circa 170 le specie di uccelli censite nel corso degli anni.
Come raggiungerci
Il Lago di San Liberato, sito nel Comune di Narni, prende il nome dalla stessa località. L'invaso è facilmente raggiungibile grazie alle diverse indicazioni stradali presenti in tutto il territorio.
Commenti inseriti dai visitatori
Non ci sono commenti per questa struttura.