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Anghiari

Superficie: 130.4 km2 chilometri quadrati
Popolazione: 5815 abitanti
Densità per chilometro quadrato: 44,6 abitanti
Principali Eventi
Mostra Mercato dell'Artigianato della Valtiberina Toscana (periodo fine aprile-inizio maggio)
Palio della Vittoria (29 giugno)
Tovaglia a Quadri (periodo di Ferragsto)
Camminata del Contrabbandiere (ultima domenica di agosto)
I Centogusti dell'Appennino (fine ottobre-inizio novembre)
Festa di San Martino e dei Bringoli (secondo fine settimana di novembre)
Codice di avviamento postale: 52031
Prefisso telefonico:
Denominazione abitanti: anghiaresi
Santo Patrono: San Bartolomeo
Festa patronale: 24
Giorni di mercato: merfcoledì mattina
gemellato con ...
La Plata (Argentina)
Vladimir (Russia)

Frazioni principali del comune

Catigliano, Mezzavia, Micciano, Motina, Ponte alla Piera, San Leo, Scheggia, Tavernelle, Toppole, Viaio.

Statistiche e curiosità di Anghiari

- secondo Comune oltre i 5000 abitanti con il più basso tasso di natalità in provincia di Arezzo dopo Civitella in Val di Chiana;
- primo Comune oltre i 5000 abitanti con l’età media più alta in provincia di Arezzo (46.7 anni);

Cenni di Storia

Sull'origine del nome, le versioni sono diverse. Una tesi fa derivare il nome da "ghiaia", quindi luogo sorto sulla ghiaia, probabilmente del Tevere che anticamente scorreva a ridosso del paese; un'altra lo fa derivare dal termine latino "angularis", ossia "ad angolo" e si riferisce probabilmente a un castello a pianta triangolare sito in loco. Di sicuro vi è la bellezza del paese della Valtiberina, che è anche il secondo Comune del comprensorio. Borgo medievale integro e suggestivo, lega il suo fascino anche a una tradizione economica fondata sull'agricoltura, l'antiquariato e l'artigianato, specie per ciò che riguarda il restauro del mobile antico, le ceramiche e i tessuti di qualità. La struttura urbana è interessante e la sua formazione è iniziata in età longobarda, con un nucleo originario a forma di ellisse, mentre la parte moderna si è sviluppata lungo la strada che scende al piano. Il Rinascimento non ha fatto altro che decorare con stemmi e fregi gli edifici in parte risalenti al Medioevo, ma ci sono anche edifici religiosi degni di essere visitati: Santa Maria delle Grazie, che possiede una Madonna di Andrea della Robbia e il nucleo originario di Anghiari si trova sulla destra di questa chiesa, con la sua piazza che conserva il palazzo del Comune risalente al ‘300; la Badia, fondata appunto dai frati di cui sopra, che è insolitamente asimmetrica all'interno e ha un museo che testimonia delle attività dei frati lungo il corso dei secoli; Sant'Agostino, che ha un bel portale rinascimentale purtroppo un po' danneggiato, con all'interno un trittico e due acquasantiere particolarmente belle. Il museo Taglieschi conserva diversi oggetti provenienti dalle chiese e dagli edifici di Anghiari ed opere scultoree e pittoriche (di nuovo Andrea della Robbia) ed anche una parte interessante dedicata alle tradizioni popolari, con ex voto e oggetti di devozione, ma anche oggetti di uso quotidiano ed agricolo; accanto al Museo Taglieschi, c'è quello della Battaglia, che si ispira al celebre dipinto di Leonardo da Vinci, non ancora ritrovato per intero e per questo motivo oggetto di studio e di vero e proprio …mito. Di castelli a difesa posti attorno alla cittadina ve ne sono addirittura sei: da segnalare quello di Montauto, legato al passato francescano e avente una torre con bifore in buono stato. Si dice che qui sia passato il Santo patrono d'Italia e che abbia lasciato in dono al signore del castello il suo saio, quando ricevette le stimmate. Il saio dal 1503 è conservato a Firenze nella chiesa di Ognissanti. Di particolare ad Anghiari, oltre al panorama della Valtiberina che è possibile ammirare dal centro storico e dalla parte moderna, vi è anche il lungo rettilineo di 5 chilometri e mezzo che la unisce con Sansepolcro e che parte dalla cima del paese, attraverso la discesa iniziale di corso Matteotti che è conosciuta come Ruga di San Martino. Fra le figure storiche di Anghiari, c'è senza dubbio Baldo di Piero Bruni, più noto come Baldaccio Bruni, soldato di ventura nato alla fine del XIV secolo e vissuto nel XV, che ha combattuto la battaglia di Anghiari del 29 giugno 1440, con la quale vennero respinte le truppe milanesi e che ha dimorato presso il Castello di Sorci, antico maniero distrutto nel 1268 dai soldati tedeschi e passato poi ai fiorentini. Baldaccio, così chiamato per la sua irruenza e citato da Niccolò Machiavelli per il suo coraggio, cominciò a suscitare i timori di Firenze e per questo fu decapitato a Palazzo Vecchio nel 1441. Secondo la tradizione, però, ancora oggi lo spettro del suo fantasma si muoverebbe indisturbato tra le stanze del suo antico castello, trasformato prima in villa seicentesca, poi in fattoria e sede, oggi, di un rinomato ristorante con cucina tipica toscana. In base alla qualità della vita e alla bellezza del posto, Anghiari è inserita nel novero de "I borghi più belli d'Italia" e si fregia dei riconoscimenti di "Bandiera Arancione" e "Città Slow".

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