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Castello di Sorci

Tipologia: Locanda
Specialità: Pasta fatta in casa
Tipo di cucina: Tradizionale
Prezzo medio: --
Posti disponibili: N. 500
Giorno di chiusura: Lunedì
Orario di apertura: --
Sito Ufficiale: www.castellodisorci.it
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Un luogo ricco di storia, di ambiente e di suggestioni

Italiano
Castello di Sorci
Località San Lorenzo, 21
52031 Anghiari (AR)
Tel 0575 789066
Fax 0575 788022

Il castello di Sorci, sede dalla fine del 1977 di uno fra i ristoranti più tipici in assoluto del centro Italia e luogo frequentato da vip di ogni genere (spettacolo, cultura e sport), è un vecchio maniero del XII e XIII secolo, abitato in origine da potenti famiglie quali i Tarlati di Pietramala, i Baldaccio e i Pichi. È stato luogo di contesa e di resistenza durante il basso Medioevo e il periodo delle Signorie; distrutto e più volte ricostruito, è stato abitato da Baldaccio Bruni, capitano di ventura, prima che i Pichi lo trasformassero in azienda agricola, "status" ricoperto fino in pratica al 1970, anno in cui Primetto Barelli e la moglie Gabriella Bartolini – assieme ai figli Veronica, Alessandro e Alberto - decisero di prendere il castello e trasformarlo in luogo ricettivo, di cultura e di molteplici iniziative ed eventi. Baldaccio venne decapitato a tradimento il 6 settembre 1441 a Palazzo Vecchio a Firenze; la corazza senza elmo del capitano di ventura si trova nel castello e il fantasma di Baldaccio ricompare ogni 50 anni. Le stanze del castello hanno fornito l’ispirazione della sceneggiatura del film "Non ci resta che piangere", di e con Roberto Benigni e Massimo Troisi, all’epoca ospiti di Sorci. Nelle sere estive, sotto il cielo stellato, ancora a qualcuno sembra di sentire lo sferragliante rumore dell'armatura di Baldaccio, il cui fantasma anima la vita del suo antico castello.

Le sale e il menù tradizionale

Le sale interne del Castello di Sorci vengono spesso utilizzate per conviviale, banchetti e cerimonie di ogni tipo. Sotto questo profilo, le sale difficilmente rimangono deserte, ma accanto al Castello di Sorci, divisa da appena 200 metri, c'è la locanda che porta lo stesso nome, la cui cucina, in linea con la tradizione toscana e anche umbra, rispecchia quelle delle grandi case padronali di un tempo, quando – non essendovi contenitori per la conservazione refrigerata - la preparazione dei cibi avveniva con l'utilizzo di ingredienti freschi e genuini. L'esempio più classico è quello delle massaie che giornalmente preparano la pasta fresca fatta a mano, autentico "cavallo di battaglia" del Castello di Sorci. La tagliatella con il sugo d'oca è il piatto che forse più di ogni altro ha reso famosa la cucina del Castello di Sorci, anche se non è possibile dimenticare gli antipasti toscani che vengono serviti: i crostini con fegatini di pollo, la bruschetta al pomodoro e gli affettati misti. Dal primo giorno di apertura a oggi, il primo piatto del giorno assieme al normale menù è rimasto sempre invariato e quindi – considerando il turno di chiusura al lunedì – ecco la speciale lista: martedì, tagliolini con fagioli; mercoledì, quadrucci con ceci; giovedì, gnocchi; venerdì, ribollita; sabato e domenica invernali, polenta ai funghi champignon o gnocchi e carrettiera; sabato e domenica estivi: risotto ai funghi champignon o gnocchi e carrettiera. Il clima familiare si aggiunge alla genuinità dei piatti e un'atmosfera che – come precisato – ha attirato nel corso degli anni tantissimi vip. La presenza di un contesto ambientale agro-forestale tosco-umbro ha permesso creazione del "Parco della Memoria", realizzato in collaborazione con l'Istituto Sperimentale per la selvicoltura di Arezzo e il Corpo forestale dello Stato, mentre gli spazi verdi presso la locanda sono stati attrezzati con giochi per bambini. Al Castello di Sorci si organizzano anche merende con tante specialità della tradizione contadina locale, vedi ciaccia al forno o sul panaro farcita con squisitezze genuine e nutrienti; una location ideale per organizzare feste di compleanno ed eventi di qualsiasi genere.

Un po' di storia del Castello di Sorci

Sulle dolci e verdi colline del territorio di Anghiari, laddove la Toscana vede la vicina Umbria perché la sottile linea di confine si trova a due passi, c'è un luogo ricco di storia, di ambiente e di suggestioni. È il Castello di Sorci e l'origine del nome è spiegato da più tesi. L'una, più leggendaria, si rifà a uno scontro non sanguinoso e vittorioso con quelli del Castello dei Gatti, intendendo con "sorci" il plurale di "sorcio", ovvero di topo. Secondo invece un'altra tesi più attendibile, confortata da un codice fiorentino del XIV secolo, la derivazione sarebbe da "sorco", sinonimo di scopeto. Sorci significherebbe quindi "luogo delle scope" e quelle di macchia in particolare facevano parte della vegetazione locale.

Dove Siamo

Il Castello di Sorci è ubicato nel territorio comunale di Anghiari a poco più di due chilometri dal centro abitato. La località esatta è San Lorenzo: per chi percorre la Senese Aretina in direzione Arezzo, una volta giunti in prossimità della rotonda dopo la località Val di Gatti, svoltare immediatamente a destra. Sono diverse comunque le indicazioni stradali presenti lungo tutto il percorso.

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