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Citerna

Superficie: -- chilometri quadrati
Popolazione: 3517 abitanti
Densità per chilometro quadrato: abitanti
Principali Eventi
La Bisaccia del Tartufaio (secondo week-end di ottobre)
Festa dei Fiori a Pistrino (primo week-end di maggio)
Sagra dll'uva a Pistino (terzo week-end di settembre)
Sagra della Ciaccia Fritta a Fighille (primo week-end di ottobre)
Codice di avviamento postale: 06012
Prefisso telefonico: 075
Denominazione abitanti: Citernesi
Santo Patrono: San Michele Arcangelo
Festa patronale:
Giorni di mercato: Mercoledì
gemellato con ...
Carros
Gattieres e Le Broc (Francia)

Frazioni principali del comune

Carsuga, Fighille, Mancino, Pistrino, San Romano, Santa Fista, Sasso.

Statistiche e curiosità di Citerna

Prima cittadina umbra a far parte del Regno dÂ’Italia

Terzo Comune dell’Umbria con l’età media più bassa dopo Corciano e Bastia Umbra

Cenni di storia

Il suo nome deriva con ogni probabilità da "cisterna", visto che molti edifici del paese presentano cisterne di raccoglimento di acque piovane. Non è escluso quindi che la parola Citerna sia una sorta di contaminazione del termine. Ritrovamenti di fittili e monete testimoniano la presenza romana (castrum Citernae) in un territorio già abitato dagli etruschi, mentre nel Medioevo è sopravvissuta alla fase di decadenza che coinvolse l'intero territorio altotiberino durante le invasioni barbariche. In epoca longobarda risorse per motivi strategici e successivamente fu contesa da Arezzo (ghibellina) e da Città di Castello (guelfa). Dopo essere stata feudo dei Marchesi del Colle, Citerna nel 1199 fa atto di sottomissione a Città di Castello, rinnovato nel 1273. Dal 1310 al 1340 sono suoi signori i Tarlati di Pietramala, finché richiede la protezione dei Perugini. E' di nuovo governata dai Pietramala, e poi dai Malatesta, finché nel 1463 passa allo Stato Pontificio. Agli inizi del Cinquecento, venne data in vicariato alla famiglia Vitelli di Città di Castello e sotto questa signoria Citerna vive il suo periodo migliore. Al servizio dei Vitelli operano artisti quali Raffaellino del Colle, Donatello, Pomarancio e Signorelli, le cui opere arricchiscono il borgo. Nel 1849, Citerna ha ospitato Giuseppe Garibaldi durante il percorso di ritiro verso Ravenna. La collocazione di Citerna in cima alla collina ricorda bene l'antico fortilizio con le sue funzioni di avvistamento dei flussi militari provenienti dalle terre circostanti e per questa sua posizione strategica è stata sempre contesa. Il ricordo della sua funzione nella storia sta nella cinta muraria, nei camminamenti medievali e nell'acropoli sovrastante il borgo, la memoria della sua ricca storia. Il nucleo storico di Citerna è racchiuso dentro la cinta muraria, realizzata tra XIII e XIV secolo con due accessi principali: a sud Porta Romana e a nord Porta Fiorentina. Subito a ridosso della prima si sviluppa il Monastero di Santa Elisabetta, nella cui chiesa a forma esagonale si trova una Vesperbild, iconografia tedesca raffigurante una Pietà del XIV secolo. Lungo il perimetro delle mura, sui lati est e ovest, si trovano i camminamenti medievali, con aperture a tutto arco perfettamente conservate. La chiesa di San Francesco è da considerare a suo modo un museo per il gran numero di opere d'arte che vi si conservano. Costruita nei primi decenni del Cinquecento, ha una pianta a croce latina con nove altari riccamente decorati. Vi si trovano dipinti di Simone Ciburri, un affresco di Luca Signorelli e della sua scuola (1550 circa), una deposizione del Pomarancio, alcuni dipinti di Raffaellino del Colle e una collezione di paramenti sacri finemente lavorati in seta e oro. Nel transetto di sinistra si ammira un crocifisso ligneo di fattura bizantineggiante risalente alla fine del Duecento. Dietro l'altare maggiore si apre un maestoso coro ligneo in noce, realizzato nel XVI secolo e dotato di 25 scanni e di un monumentale leggio. Sopra il coro è collocata la Madonna con Bambino, recentemente attribuita a Donatello giovane. E' una statua in terracotta policroma alta 110 cm, datata attorno al 1415, che arricchisce il piccolo museo della chiesa. Con un'altra scultura di scuola robbiana fresca di restauro. La piccola piazza principale, intitolata a Scipione Scipioni, è la terrazza dell'intera Alta Valle del Tevere. Sulla piazza, la Torre civica reca un orologio a incastri meccanici in legno risalente al XVI secolo. Sulla leggera salita di fronte, svetta la facciata della Chiesa di San Michele Arcangelo, costruita intorno al 1680, che conserva al suo interno una bellissima Madonna con Bambino della scuola di Giovanni della Robbia, una pregevole Crocifissione su tavola (1570) con relativo altare ligneo del Pomarancio e una campana datata 1269. Sulla parte orientale di questo antico nucleo di Citerna si apre la piazzetta del piccolo ma elegante Teatro Bontempelli, fatto costruire dalla famiglia Vitelli nel Cinquecento, ora recuperato alla piena attività. Sulla parte occidentale si erge invece la Rocca, la parte più antica del castello. Di origine longobarda (VII sec.), ricostruita nel XIV secolo, era l'antica residenza dei signori del luogo. Dal punto di vista urbanistico abbiamo due livelli: uno corrispondente all'isolato incluso tra Porta Romana e Piazza Scipioni, l'altro consistente negli Ammassi, situati sotto l'ex convento di San Francesco. Qui si trovano alcune delle cisterne che danno nome al borgo. Si tratta di recipienti costruiti o scavati sotto terra per il recupero delle acque piovane. Ne sono state censite sette, ma è probabile che ve ne siano altre.

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