Cascia
Popolazione: abitanti
Densità per chilometro quadrato: abitanti

Prefisso telefonico: 0743
Denominazione abitanti:
Santo Patrono: Santa Rita
Festa patronale:
Giorni di mercato:
Frazioni principali del comune
Atri, Avendita, Buda, Capanne di Collegiacone, Capanne di Roccaporena, Castel San Giovanni, Castel Santa Maria, Cerasola, Chiavano, Civita, Colforcella, Collegiacone, Colle Santo Stefano, Colmotino, Coronella, Fogliano, Fustagna, Giappiedi, Logna, Maltignano, Manigi, Ocosce, Onelli, Opagna, Palmaiolo, Piandoli, Poggio Primocaso, Puro, Roccaporena, San Giorgio, Santa Anatolia, Sciedi, Serviglio, Trognano, Villa San Silvestro, Santa Trinità , Tazzo, Valdonica.
Statistiche e curiosità su Cascia
E' il secondo Comune della Regione dell’Umbria con il reddito pro-capite più basso (7705 euro) dopo Monteleone di Spoleto;
E' il secondo Comune della Regione dell’Umbria con la più bassa percentuale di dichiaranti Irpef (44.4%) dopo Monteleone di Spoleto;
E' il secondo Comune della Regione dell’Umbria con la più grande altitudine massima (1875 metri slm) dopo Norcia;
E' il terzo Comune della provincia di Perugia con la maggiore escursione altimetrica (1352 metri) dopo Norcia e SantÂ’Anatolia di Narco;
Cenni di Storia
La denominazione deriva da "cassia", nome di una stirpe. L'origine di Cascia è sicuramente da far risalire a qualche secolo prima della fondazione di Roma, nel periodo in cui questo territorio era abitato da popolazioni italiche dedite per lo più alla pastorizia e che vennero in contatto (e in parte contribuirono) alla formazione della nascente civiltà romana. La testimonianza più importante ed imponente di questo periodo arcaico è lo splendido tempio di Villa San Silvestro, mentre molti altri reperti archeologici sono conservati nel Museo di Palazzo Santi, a Cascia, ed in altri musei italiani e stranieri. E' una fra le maggiori mete turistiche della regione, sia per il suo aspetto materialistico, con le chiese ed i palazzi, sia per l'aspetto più astratto legato alla spiritualità e alla religione. La presenza di importanti magistrature, documentate dalle epigrafi e recenti rinvenimenti archeologici dimostrano come Cascia e il suo territorio costituissero una zona di rilievo in età romana. L'Imperatore Vespasiano traeva le sue origini familiari proprio da questo territorio. Si dice che Vespasia Polla madre dell'Imperatore Vespasiano fosse originaria del luogo. Cascia fu distrutta e poi ricostruita e con la caduta dell'Impero romano inizia una lunga serie di dominazioni, di saccheggi e distruzioni, i Goti di Totila, I Longobardi, i Saraceni. Cascia dapprima appartiene al Gastaldato Equano del Ducato longobardo di Spoleto, viene assoggettata dai Franchi nel 789, risulta inclusa fra le terre donate al Papato dall'imperatore Ottone I nel 962. Dopo il Mille sorge il Castrum Cassiae sul colle detto di S. Agostino per la presenza dell'omonima chiesa, ma solo nel 1280, con la conquista del feudo dei Conti di Chiavano, Cascia raggiunge l'autonomia comunale. Come gran parte delle città umbre, è durante il Medioevo che Cascia conosce il periodo di massimo splendore. I rivolgimenti e lo scompiglio dell'età barbarica, mitigata dalla presenza degli ordini monastici, sono stati compensati da una splendida epoca comunale che vide Cascia, a partire dal secolo XII, protagonista delle vicende turbolenti di guelfi e ghibellini che animarono gran parte del territorio umbro. La stessa conformazione arroccata di Cascia e di gran parte dei paesi del territorio comunale la si deve alle scelte difensive effettuate in quell'epoca. Dapprima sotto la dominazione delle signoria folignate, passò in seguito sotto il dominio di Federico II di Svevia, a seguire fu contesa, senza successo, dalle vicine città di Norcia, Leonessa e Spoleto. Per porre fine alle lotte fra opposte fazioni di guelfi e ghibellini, Papa Paolo II fa erigere nel 1465 una poderosa rocca sulla sommità del colle Sant'Agostino, che viene smantellata nel 1517 per ordine di Papa Leone X per non offrire rifugio ai ribelli. Nella prima metà del XVI secolo la Rocca fu ripetutamente sottoposta agli attacchi dei seguaci dei Colonna e nel 1517 fu smantellata per ordine di papa Leone X. Nel 1527 la città fu saccheggiata dalle truppe di Sciarra Colonna ed una nuova guerra con Spoleto provocò devastazioni e lutti in tutto il territorio. La collocazione di Cascia ai confini con il Regno di Napoli ne ha fatto un caposaldo dello Stato Pontificio, di cui Cascia è stato irrequieto presidio fino al 1860. Per automatica associazione di idee, il nome di Cascia è legato a quello di Santa Rita: la suora, beatificata nel 1900, visse tra il 1381 e il 1457. Oggi la Santa, conosciuta come dispensatrice di grazie, è venerata in tutto il mondo e moltissima gente si reca ogni anno in pellegrinaggio durante le celebrazioni presso il Santuario a lei consacrato. Chiese e palazzi si possono ammirare facendo una passeggiata nel centro storico. Tra le prime, citiamo quella di Sant'Agostino, edificata nella parte alta dell'abitato; quella di San Francesco, custode di un pregevole affresco raffigurante la Madonna in Trono tra San Francesco e Santa Chiara; la Collegiata di Santa Maria, all'interno della quale sono custoditi affreschi e dipinti di grande rilevanza e pregevole fattura. Per terminare, ricordiamo la Chiesa di Sant'Antonio Abate, edificata nel XIII secolo e la Basilica ed il Monastero di Santa Rita, la cui costruzione risale al 1900. La cittadina umbra ospita alcuni stupendi e fascinosi palazzi, come la Villa di San Silvestro, appena fuori dall'abitato, le rovine di un arcaico tempio pagano datato II secolo avanti Cristo, il Museo Comunale di Palazzo Santi, e il Palazzo Carli oggi sede della biblioteca.
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