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Santuario della Madonna del Divino Amore

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Santuario della Madonna del Divino Amore
Viale dei Cappuccini, 116
06023 Gualdo Tadino (PG)
Tel 075 9140570
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Il Santuario della Madonna del Divino Amore si trova ai piedi del Monte Serrasanta, è retto dai Frati Minori Cappuccini dal 1564 ed è vicino alla chiesetta che ricorda il luogo di eremitaggio e di penitenza del Beato Angelo da Gualdo. Furono i magistrati di Gualdo Tadino a chiamare i Cappuccini a custodire quel luogo per l'evangelizzazione e la carità fra la gente. I Cappuccini costruirono la chiesa e il convento nel luogo dove precedentemente vi era la chiesa di San Michele Arcangelo, occupata prima dai Monaci Eremiti Benedettini. Fabbricato a spese del Comune e del popolo, il complesso fu donato ai Cappuccini nel 1566. Il luogo apparteneva all'Abbazia di San Benedetto; soppresso nel 1866, fu riacquistato dall'insigne benefattore monsignor Roberto Calai che nel 1880 vi richiamò la Famiglia Religiosa. Nella chiesa-santuario si venera la Madonna del Divino Amore. Dal marzo 1880 al settembre 1979 fu sede del Seminario Serafico. Per alcuni anni l'ala del seminario è stata affittata al Comune come sede scolastica per le medie inferiori.

La chiesetta

La Chiesa del Convento all'inizio del 1600 aveva cinque altari e sull'altare maggiore vi era un quadro molto grande, del 1624, che aveva figure religiose. La nuova Chiesa ha due Cappelle: una dedicata alla Madonna del Divino Amore e l'altra a Sant'Antonio di Padova. Nel settembre del 1956 fu inaugurata una "centralina elettrica" per il fabbisogno della Casa: si riuscì, così, a porre fine (era il 24 giugno 1958) all'annosa questione delle sorgenti del Rio Rumore tra i Padri Cappuccini, il Sig. Depretis, il Comune e le frazioni circonvicine. Ora per ragioni economiche la centralina è in disuso. Seminario e Convento sono stati ricostruiti quasi completamente negli anni dal 1961 al 1967. La comunità è stata sempre vicina ai gualdesi, soprattutto in momenti di pestilenza e di calamità. Scacciati nel 1809 dalle leggi napoleoniche, vi furono richiamati, ma di nuovo se ne dovettero andare dopo il 1860 per le note leggi eversive piemontesi: furono trasferiti al demanio il convento e i beni dei cappuccini, prima che monsignor Calai ricomprasse il tutto a proprie spese. Egli riparò la casa e vi unì il già ricordato collegio serafico (1885), collocando sul campanile due campane. Nella cappella di Sant'Antonio preparò la tomba di famiglia, dove pose i genitori e dove fu sepolto egli stesso (1920). Nel 1900 donò il tutto all'ordine dei cappuccini. La chiesina, dedicata alla Madonna del Divino Amore, è meta di spiritualità e di pellegrinaggi; la chiesa ha subito notevoli trasformazioni: nel 1932 è stato costruito il porticato; nel 1934 la chiesa è stata affrescata dal professor Paco Discepoli, dopo essere stata prolungata, mentre nel 1950 è stato rifatto l'altare e nel 1953 il campanile e la pavimentazione.

Dove Siamo

Per arrivare al Santuario della Madonna del Divino Amore bisogna dapprima raggiungere Gualdo Tadino. Per chi proviene dall'Adriatico, con punto di riferimento la città di Fano, la strada da imboccare è la statale 3 Flaminia con uscita a Gualdo Tadino. Stesso discorso per chi proviene da sud: uscita A1 di Orte, raccordo per Terni e poi Flaminia. Una volta uscita dalla Flaminia, seguire le indicazioni. Chi invece vuole arrivarvi dalla Toscana o dalla parte occidentale può uscire sulla E45 allo svincolo di Gubbio, percorrere 25 chilometri della strada 219 fino alla città eugubina, poi proseguire lungo la stessa arteria fino alla confluenza con la strada 318 in direzione di Osteria del Gatto, fino al bivio per Gualdo Tadino.

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