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Abbazia Santa Maria del Monte

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Abbazia Santa Maria del Monte
Via Abbazia del Monte, 999
47023 Cesena (FC)
Tel 0547 302061
Fax 0547 645080
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L'imponente complesso dell'Abbazia di Santa Maria del Monte sorge sul colle Spaziano, a Cesena. Sorto sui resti di una precedente chiesa costruita nel IX secolo, ampliata e abbellita in un periodo presumibilmente compreso tra il 1001 e il 1026 quando fu fondato il monastero, ha raggiunto l'aspetto attuale al termine dei successivi restauri tra il XV secolo e il XVI secolo. L'interno è a una navata con quattro cappelle per lato, che conservano opere d'arte di grande prestigio. In alto, sui tre lati, corre il fregio di Gerolamo Longhi che contiene 14 scene della vita della Vergine. Patrimonio insigne dell'Abbazia è la collezione di ex voto, una raccolta di 690 pezzi di grande valore, costituita da tavolette dipinte a partire dal 1400 che raffigurano i miracoli con i quali la Vergine del Monte esprimeva la sua protezione a Cesena e ai cesenati. Sul Colle Spaziano, che un tempo era ricoperto da un fitto bosco, secondo San Pier Damiani (Vita Mauri, 1044-1072), il vescovo Mauro (903-655 circa) andava a ritirarsi in preghiera. Dopo la sua morte, secondo la tradizione, si susseguirono numerosi miracoli sul luogo di sepoltura, la venerazione popolare crebbe e la piccola celletta da lui costruita venne ampliata.

La storia dell'abbazia

Dopo l'anno 1000 fu edificata una basilica a tre navate e, tra il 1001 e il 1026, venne infine fondato il monastero benedettino. Arricchitosi notevolmente nel corso del XIII secolo, il complesso accolse nel 1318 la Statua della Madonna proveniente dalla Chiesetta di Montereale; si ebbe subito una manifestazione popolare con la realizzazione di piccole tavolette votive per grazia ricevuta: gli ex voto. La basilica fu prima profanata e poi fortificata da Francesco degli Ordelaffi, nel ‘500 visse il suo "secolo d'oro" sotto i Malatesta, così divenne un vero e proprio punto di riferimento della cultura cesenate. Lungo il corso dei secoli accolse numerose personalità e ricevette la visita di numerosi pontefici; tra il 1536 e il 1548 la chiesa venne ad assumere le forme attuali, secondo un progetto di Domenico Garavini da Brisighella, su disegno originale del Bramante. Centro della vita artistica della città, la Basilica del Monte vide anche all'opera i migliori artisti attivi nel cesenate: Scipione Sacco, Girolamo Longhi e Francesco Masini, nonché il giovanissimo Giuseppe della Valle di Scalve, che tra il 1560 e il 1562 realizzò lo splendido coro in noce. Importante anche gli interventi di Francesco Morandi detto il Terribilia, cui si devono la cupola (decorata dal Masini tra il 1568 e il 1571) e l'originale scalone in pietra, e di Alessandro Corsi che, nel 1588 fu l'autore del monumentale pozzo del Chiostro Grande. L'ala della biblioteca crollata durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Una serie di eventi nefasti aprì la strada alla crisi del complesso benedettino, che si protrasse per tutto il settecento, aggravata dal terribile terremoto del 1768 che distrusse la cupola della basilica, fu ricostruita da Pietro Carlo Borboni e venne decorata da Giuseppe Milani dal 1773 al 1774. Abbandonata all'arrivo dei francesi nel 1797 poi l'abbazia fu posta in vendita (nel 1812) e solo il provvidenziale intervento di Pietro Maria Semprini la salvò dalla rovina donandola a papa Pio VII. Durante la seconda guerra mondiale il complesso accolse numerosi sfollati e subì un devastante bombardamento. Nella seconda metà del XX secolo, l'abbazia, vide la riapertura del Laboratorio per il restauro del Libro Antico ed è meta di turisti e pellegrini, il complesso benedettino non ha perso il suo ruolo di propulsore della cultura: segnalandosi per l'organizzazione di concerti di musica classica nei mesi di luglio e agosto. Infine, una decina di anni fa - grazie alla passione della Società Amici del Monte - nell'Abbazia sono stati creati nuovi spazi: un refettorio per le comitive, dotato di 80 posti a sedere e la moderna sala delle conferenze Pio VII con 100 posti.

Dove Siamo

Per arrivare a Cesena vi sono sostanzialmente due grandi direttrici: l'autostrada A14, con due uscite per la città e la E45, con la quale si incrocia all'altezza dell'uscita nord. Cesena è situata lungo la via Emilia e ha la stazione ferroviaria sulla linea adriatica.

Servizi

L'abbazia è aperta tutti i giorni ai Fedeli dalle 7.00 del mattino fino alle 18.30 della sera. All'interno è possibile visitare sia il monastero che la stessa basilica, oltre a poter effettuare le confessioni in determinati orari indicati all'esterno che variano in base all'ora legale o a quella solare. Ma ogni primo venerdì del mese inoltre, è in programma l'adorazione Eucaristica dalle 15.30 fino alle 17.30.

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