Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
Loc. Chiusure
53041 Asciano (SI)
Tel 0577.707611
Fax 0577.707670
L'abbazia di Monte Oliveto Maggiore, sede dell'abate generale della Congregazione benedettina di Monte Oliveto, si trova nel Comune di Asciano ed è situata su un'altura a dominio delle Crete senesi all'interno di un bosco di cipressi, querce e pini. Si tratta di uno fra i più importanti monumenti della Toscana sia per l'importanza storico-territoriale che per l'elevato numero di opere d'arte in essa racchiusa. Si accede al monastero tramite un palazzo medievale in mattoni rossi, raggiunto percorrendo un ponte levatoio e sovrastato da una massiccia torre quadrangolare dotata di barbacani e merlature. La costruzione di questo edificio, adibito a porta d'ingresso fortificata del monastero, fu iniziata nel 1393, per terminare nel 1526 ed essere poi seguita da un restauro nel XIX secolo. Sopra l'arcone d'ingresso è posta una terracotta smaltata, raffigurante la Madonna col Bambino circondata da due angeli, attribuita ai Della Robbia. Nel viale di cipressi sono posti l'orto botanico della vecchia farmacia, distrutta nel 1896 e una peschiera risalente al 1533. In fondo al viale si trova il campanile, di stile romanico-gotico e l'abside della chiesa che presenta una facciata gotica; nella zona absidale è stata collocata nel 2009 la statua di San Bernardo Tolomei, di Massimo Lippi. Da una porta situata a destra dell'ingresso della chiesa si accede al Chiostro Grande.
La storia e la struttura
Il chiostro grande è a pianta rettangolare e venne realizzato tra il 1426 e il 1443. È caratterizzato, sul lato più antico, da un loggiato a doppio ordine e da un pozzo costruito nel 1439; è completamente dipinto, sotto le volte, da affreschi riguardanti la vita di San Benedetto realizzati da Luca Signorelli e Antonio Bazzi detto Il Sodoma. È una delle più importanti testimonianze della pittura italiana dell'epoca rinascimentale. Gli affreschi del Signorelli sono otto lunette e vennero realizzati nel 1497-98. I restanti sono del Sodoma e vennero realizzati dal 1505 in poi. Alla chiesa si accede dal chiostro grande attraverso un passaggio sulla cui sinistra è posto l'affresco di Gesù che porta la croce, uno dei capolavori del Sodoma. Sempre dello stesso artista sono anche l'affresco posto sulla destra (Gesù alla colonna) e anche San Benedetto che dà la regola ai fondatori di Monte Oliveto. Si entra nell'atrio, realizzato sul luogo di un'antica chiesa realizzata nel 1319 alle cui pareti sono posti gli affreschi raffiguranti i Padri eremiti del deserto del 1440 e un altro raffigurante il Miracolo di San Benedetto, tutti realizzati da un ignoto artista di scuola senese. La chiesa, a una navata a croce latina, presenta un interno molto luminoso. È stata rinnovata in forme barocche nel 1772 da Giovanni Antinori. La maggiore opera d'arte presente è il coro ligneo intagliato e intarsiato di fra Giovanni da Verona, realizzato nel 1503-1505. Si tratta di uno dei più importanti esempi di opere di tarsia d'Europa. Altre opere degne di nota sono il leggio di frà Raffaele da Brescia e la tela di Jacopo Ligozzi, raffigurante l' Assunta e sempre dello stesso autore anche la Natività di Maria (1598) posta dietro l'altare maggiore. Dal transetto si accede alla Cappella del Sacramento che contiene un Crocifisso in legno policromato della prima metà del XIV secolo. Notevole anche la Sagrestia con il soffitto in legno intarsiato realizzato nel 1417. Al chiostro di mezzo si accede dal lato sud del chiostro gande. Venne realizzato nel XV secolo ed è circondato da un porticato con pilastri ottagonali. Dal chiostro di mezzo per una scala si accede al primo piano. Sulla prima rampa è posto l'affresco del Sodoma dell'Incoronazione di Maria; sulla seconda rampa l'affresco di ignoto raffigurante la Deposizione. Nel vestibolo dipinto ad encausto raffigurante Personaggi e fatti della Congregazione Olivetana di Antonio Muller di Danzica risalente al 1631 e un bel candelabro ligneo del 1502 di fra Giovanni da Verona. La sala della Biblioteca venne realizzata dallo stesso fra Giovanni da Verona. Accanto è la Biblioteca monastica che contiene 40000 tra opuscoli, volumi e incunaboli. il colonnato della stanza sta in piedi nonostante nella stanza sottostante non ci siano colonne (c'è il refettorio), poiché le colonne sono inclinate in modo da scaricare il peso sul muro portante. Dalla biblioteca si accede alla Farmacia che raccoglie in vasi del XVII secolo una ricca collezione di erbe medicinali. Nella Sala del Capitolo (1498) è stato allestito un piccolo museo di arte sacra. Vi sono ospitati una serie di dipinti quali la Madonna col Bambino di Segna di Bonaventura, la Maestà del Maestro di Monteoliveto, il San Bernardino di Neroccio di Bartolomeo, l'affresco di scuola senese raffigurante San Sebastiano e la Madonna col Bambino di Vincenzo Tamagni.
Dove Siamo
A Monte Oliveto Maggiore si arriva deviando a Buonconvento o a Monteroni d'Arbia percorrendo da sud o da nord la statale 2 Cassia, mentre per chi proviene da est la direttrice è il raccordo Siena-Bettolle (oggi E78) con deviazione ad Asciano per chi proviene da sud e a Rapolano Terme per chi proviene da nord. Stazione ferroviaria propria lungo la linea Siena-Chiusi.
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