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Fiume Merse

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Fiume Merse

Massa Marittima (GR)
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Il Fiume Merse

Il fiume Merse (la Merse per i senesi) scorre tra le province di Grosseto e Siena, in direzione nord-est nella prima metà del suo corso e verso sud-est nel secondo tratto, percorrendo circa 70 chilometri tra boschi cedui prima di sfociare nell'Ombrone a Pian di Rocca, nei pressi delle terme Bagni di Petriolo. In località Pontiella, riceve il torrente Farma, suo affluente di destra, pure nato sulle Colline Metallifere (a Torniella); pochi chilometri dopo sfocia nell'Ombrone come affluente di destra. La Val di Merse è un polmone verde tra la Maremma, le Crete senesi e la Val d'Orcia. È un ponte naturale tra l'Amiata e le Colline Metallifere, tra il mare e Siena. Il corso d'acqua inserito in un eccellente scenario di foreste e monumenti, tra cui la splendida abbazia gotica di San Galgano, risalente al 1218, che ne fanno un bell'itinerario per i senesi, e lungo il suo corso sono state istituite due riserve naturali: la Riserva naturale Alto Merse e la Riserva naturale Basso Merse. Da non dimenticare, poi, la zona "balneare" di Brenna, uno dei piccoli mari interni dei nostri avi e il "mulino bianco" della nota omonima industria alimentare, situato sull'alto corso del fiume. Si tratta del Mulino delle Pile, costruito nei primi anni del Duecento dai monaci della vicina abbazia di Serena. Seguendo il primo tratto del fiume Merse, e passando il ponte di Montieri, si arriva alle Roste: montagne di terra rossa resti della lavorazione del rame, che nascoste dalla vegetazione, offrono all'improvviso agli occhi del visitatore un paesaggio lunare ed unico. Il territorio presenta anche resti di edifici e di canalizzazione che narrano la storia mineraria del 1800. Sotto le Roste si trovano anche importanti gallerie utilizzate per la lavorazione del rame e di altri materiali. La storia mineraria è raccontata anche dai numerosi resti di fusioni antiche, pietre a forma di stampi e forme nitide, che si possono incontrare lungo le sponde del Merse. Risalendo il Merse di poche decine di metri ci si imbatte nella fonte Ferrugginosa composta da acque rosse (formate da minerari) e da acque sulfuree. La tradizione locale narra che ogni 24 agosto (San Bartolomeo) i paesani di Boccheggiano si recavano alla fonte per svolgere le funzioni religiose.

Principali città attraversate

Siena e Chiusdino

Principali affluenti

Farma

Flora e Fauna Ittica

Per ciò che riguarda la fauna ittica, la popolazione è in forte diminuzione soprattutto per il prelievo estivo a fini agricoli. C'è una buona presenza di ciprinidi ed è presente il luccio che anni fa era il fiore all'occhiello per i pescasportivi senesi. Si trovano per tutto il percorso cavedani e barbi, nel tratto iniziale qualche trota fario; lucci, carpe anguille e savette, nel rimanente tratto. È indubbiamente uno dei più bei fiumi della Toscana in particolare per la pesca del luccio che qui, anche se in misura minore rispetto al passato, è abbastanza frequente avendo trovato un habitat ideale con moltissimi ripari quali cannicci e tronchi sommersi (trascinati dalle numerose piene) dai quali l'esocide può sferrare i suoi attacchi alla minutaglia di cui si nutre.

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