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Fiume Rubicone

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Fiume Rubicone

Sogliano al Rubicone (FC)
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Il Fiume Rubicone

Il Rubicone è un fiume a regime torrentizio dell'Italia settentrionale, che scorre nella provincia di Forlì-Cesena ed incontra la via Emilia all'altezza di Savignano sul Rubicone per poi sfociare nel mar Adriatico. Sembra che il nome derivi dal colore delle acque che, attraversando territori argillosi, si tingevano di rubino. In età classica esso segnava, insieme all'Arno, il confine tra la terra italica e il resto d'Europa. Le sorgenti del fiume Rubicone si trovano in terreni argillosi. Si tratta di argille marnose leggermente arenacee, grigio-blu del pliocene (da 3 a 4 milioni di anni). In prossimità, affiorano terreni più sabbiosi di colore giallo, giallo-arancio, che si presentano in banchi di spessori più o meno compatti (sabbie cementate). Scendendo a valle, i paesaggi che attraversa passa dai rilievi collinari alla pianura dove scorre formando meandri. Al passaggio nell'alta pianura si osservano tipiche forme geomorfologiche sedimentarie come il cono alluvionale. In corrispondenza alle grandi variazioni di pendenza, il fiume ha scaricato considerevoli spessori di sedimenti grezzi (sabbie e ghiaie). In epoca romana segnò per un periodo (epoca tardo - repubblicana, tra il 59 a.C. ed il 42 a.C.) il confine tra l'Italia - considerata parte integrale del territorio di Roma - e la provincia della Gallia Cisalpina ed era quindi vietato ai generali di passarlo in armi. L'episodio storico, cui il nome del fiume è legato, vede protagonista Gaio Giulio Cesare al termine delle Guerre Galliche (58 a.C. - 51 a.C.). Nel tardo autunno del 50 a.C., il Senato romano ordinò a Cesare di congedare l'esercito, di rimettere i poteri della Gallia Cisalpina (l'Italia settentrionale, all'epoca formalmente ancora una provincia, nella quale Cesare reclutò gran parte delle sue legioni) e di recarsi a Roma. Cesare, intuendo il complotto ai suoi danni che il senato stava ordendo e temendo per la sua stessa vita, rifiutò, rimanendo accampato nella provincia che gli era stata assegnata, non distante dalla odierna Cervia. L'esercito, fedele a Cesare perché da lui dipendeva il pagamento delle sue spettanze, rimase compatto agli ordini del generale. Solo il suo vice, Tito Labieno, disertò e si schierò con la Repubblica romana. Per sicurezza, Cesare fece presidiare la riva settentrionale del Rubicone, ma non correva sostanziali pericoli, in quanto, in Italia, il senato poteva schierare due sole legioni. Cesare lo attraversò nelle prime ore del 10 gennaio 49 a.C. alla testa del suo esercito, composto di 11 legioni, per un totale di circa 50000 uomini, al ritorno dalla Gallia, ed essendo penetrato in armi nel territorio di Roma, manifestò in tal modo la sua ribellione allo stato romano: secondo il racconto di Svetonio, prima di risolversi a questo passo sembra che abbia esitato e infine abbia preso la sua decisione esclamando alea iacta est ("il dado è tratto") secondo la tradizione. Va detto che il Rubicone mutò diverse volte il suo corso per cause naturali e per questo motivo non è oggi possibile affermare quale sia il "vero" Rubicone attraversato da Cesare. Straripamenti e piene infatti modificarono presso la frazione di Calisese l'alveo, portandolo a confluire nel Pisciatello. Il vecchio letto del Rubicone venne ribattezzato Rigoncello. Non vi è certezza che Cesare abbia oltrepassato l'attuale Rigoncello, l'attuale Pisciatello, ovvero l'attuale Rubicone, che scorre a Savignano e che un tempo si chiamava Fiumicello.

Principali città attraversate

Sogliano al Rubicone, Borghi, Roncofreddo, Montiano, Longiano, Savignano sul Rubicone

Flora e Fauna Ittica

All'interno del Comune di Sogliano sul Rubicone è presente una ricca quantità di ittofauna dovuta alla presenza di due importanti corsi d'acqua. Sul fiume Rubicone l'ittofauna sembra essere caratterizzata dalle specie della fascia a Ciprinidi Reofili, tipica delle quote in cui il fiume attraversa il territorio comunale: Barbo, Cavedano, Lasca sono le specie che si riscontrano maggiormente. Inoltre, per quanto riguarda l'erpetofauna numerose sono le presenze di rettili e anfibi all'interno delle campagne circostanti.

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