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Talla

Superficie: 60.1 km2 chilometri quadrati
Popolazione: 1151 abitanti
Densità per chilometro quadrato: 19,2 abitanti
Principali Eventi
Corsa del Saracino, sfida a cavallo fra il capoluogo e le sei frazioni (terza domenica di settembre)
Codice di avviamento postale: 52011
Prefisso telefonico: 0575
Denominazione abitanti: Tallesi
Santo Patrono: San Nicola
Festa patronale:
Giorni di mercato:
gemellato con ...
Pont du Casse (Francia)

Frazioni principali del comune

Bicciano, Capraia, Faltona, Pieve Pontenano, Pontenano, Santo Bagnena.

Cenni di Storia

Il nome potrebbe derivare dall'etrusco Talla, nome di persona o dal latino Thallius o Tallius. Il territorio è stato abitato dagli etruschi: lo testimoniano il ritrovamento di una necropoli nel secolo scorso e la toponomastica della zona con i nomi quali Faltana, Bagnena, Pontenano e Talla stesso. In epoca romana il luogo era interessato dal tracciato dell'importante strada di comunicazione "Via Maior" proveniente da Arezzo. È da pensare che la vallata fosse intensamente popolata e infatti la notevole quantità di oggetti di pietra "lavorata" ritrovata, conferma questa tesi. Il territorio di Talla che probabilmente era anch'esso attraversato da una strada che diramandosi da Socana attraversava il Pratomagno per raggiungere il Valdarno Superiore. Nei secoli XI e XII appartenne agli Albingeri di Catenaia; nel periodo alto-medievale fino al 1353 fu di proprietà degli Ubertini e dei Tarlati, dopo passò alla Repubblica fiorentina. Fu nel 1888 che una frana mise in luce, presso Talla, in una località che da allora si chiama "Bucacce", un sepolcreto Etrusco contenente un buon numero di urne piene di ossa umane. I reperti furono esaminati dal professor Gamurrini di Arezzo che dai frammenti dei vasi riconobbe trattarsi di terraglie del IV secolo avanti Cristo. Questi gli scarsi riscontri relativi all'antichità, fino all'anno 1057, data in cui venne stipulato un documento in "Castro Talla" reperibile negli Annali camaldolesi (tomo 2°, 186). Dal 1057 in poi, Talla appare frequentemente negli Annali camaldolesi, sempre a proposito di contratti fra i feudatari del luogo e i vari priori delle Badie casentinesi che ottenevano o cedevano terre e servi. Occorre arrivare al 1249 per trovare Talla negli archivi del Vescovato aretino, in quell'occasione i castelli casentinesi si sottomisero al vescovo Umbertini di Arezzo. Iniziò così un periodo di continue guerre fra le varie fazioni favorevoli ad Arezzo o a Firenze fino alla pace di Sarzana del 1352, quando Talla fu sottomessa definitivamente a Firenze. Rimasero però fuori dalla sottomissione i Castelli che si ergevano in cima ai colli, pressoché inespugnabile per l'epoca, e dai quali uscivano bande di armati a saccheggiare i già magri raccolti delle popolazioni rurali di fondovalle. Agli inizi del 1500, finito il medioevo ed iniziata l'era moderna, un capitano di ventura al soldo dei fiorentini, Vitellozzo Vitelli, riuscì a sottomettere e, purtroppo, a distruggere in gran parte, i numerosi castelli del territorio casentinese, fra i quali quelli di Monteacuto e di Bagnena, nel territorio di Talla, dei quali oggi rimangono solo poche tracce. Nel medioevo l'attuale abitato di Talla era situato sopra una rupe in destra del torrente, all'altezza della confluenza del Lavandone con il Capraia, oggi chiamata Castellaccia. Allora vi dovevano abitare poche famiglie, del resto la chiesetta, ancora esistente sta a dimostrare l'esiguità della popolazione, la tradizione però assegna a questo luogo un evento importante, la nascita di Guido Monaco avvenuta in una casetta oggi sede di un piccolo museo della musica. Nel medio evo probabilmente la frazione più importante del territorio comunale doveva essere Pontenano, situata in un'altura facilmente difendibile e dalla quale si può ammirare, e controllare, le vallate del Casentino, di Arezzo e del Valdarno. L'importanza di Pontenano nel XII secolo è documentata anche dal fatto che una delle famiglie più importanti di Arezzo, gli Accolti, fosse originaria della frazione, ciò documenta la possibilità di trarre da quel territorio, ricchezza ed uomini armati atti alla guerra. I principali monumenti di Talla sono i ruderi della vecchia abbazia, la chiesa parrocchiale del 1700, la Badia della Santa Trinità in Alpe (sec. XI-XII), la chiesa di S. Niccolò dove è possibile ammirare la decorazione lignea dell'organo di epoca rinascimentale, e due tele seicentesche con la morte di San Giuseppe e la Madonna col Bambino e i Santi.

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