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Pergine Valdarno

Superficie: -- chilometri quadrati
Popolazione: 3270 abitanti
Densità per chilometro quadrato: abitanti
Principali Eventi
Palio della Rana a Casalone-Ponticino (prima o seconda domenica di giugno)
Mostra campionaria di Zootecnia del Valdarno a Montalto (fine maggio)
Festa dell’Olio Nuovo di Pergine (fine novembre-inizio dicembre)
Codice di avviamento postale: 52020
Prefisso telefonico: 0575
Denominazione abitanti: Perginesi
Santo Patrono: San Michele
Festa patronale:
Giorni di mercato: Venerdì
gemellato con ...
Boujdur (Sahara Occidentale)
Mimet (Francia)
Pergine Valsugana (Italia)

Frazioni principali del comune

Casalone, Montalto, Pieve a Presciano, Poggio Bagnoli.

Cenni di storia

Il nome deriva da Pergina, nome etrusco di persona Percenas, o latino Pergonius, al quale è abbinato il nome della valle in cui è geograficamente collocata. I cenni storici e le unità poderali si collocano in posizione più elevata rispetto al fondo valle e conservano i tratti degli antichi impianti medievali. Importanti stazioni preistoriche sono state rinvenute nelle terrazze adiacenti ai maggiori corsi d'acqua e recenti scoperte archeologiche del periodo etrusco confermano il popolamento in età arcaica. Tra le testimonianze del periodo romano spicca un bell'esemplare di tabella defixionis (lamina di piombo) rinvenuta in località Bagno che scritta da ambo i lati contiene un'iscrizione votiva rivolta alle divinità delle acque chiamate "Acquae ferventes sive ninfas". Al culto delle acque dovevano aver contribuito il loro ribollire in superficie e i potenti soffioni delle sorgenti cariche di anidride carbonica, che rendevano magico e suggestivo il paesaggio della zona. Le reti delle Pievi garantì una certa continuità organizzativa alle popolazioni tra il periodo tardo antico e il medioevo, allorchè le invasioni barbariche disegnarono nuovi modelli organizzativi in questa zona che non aveva interrotto, con la fine dell'impero romano, la sua vocazione al transito, trovandosi al centro delle maggiori direttrici viarie verso il nord. Nei primi secoli dopo il Mille le colline si presentano costellate di numerosi castelli, mentre nella valle della Trove sorse la potente Abbazia di Agnano. Nella seconda metà del secolo XIV tutti i numerosi popoli della zona, compresa Badia Agnano, si sottomisero al dominio della Repubblica Fiorentina che mise fine ai guasti provocati dalle continue contese delle famiglie feudali ghibelline e riorganizzò in "leghe" i popoli. Pergine si trovò a capo della nuova comunità denominata dei "Cinque Comuni Distrettuali della Valdambra" che comprendeva Montozzi, Migliari, San Pancrazio e Badia Agnano. Alla fine del medioevo, la dipendenza da Firenze inserì questo territorio in un contesto di orizzonti sociali e culturali senz'altro più ampi, favorendo in particolare gli investimenti della borghesia cittadina, che sviluppò quel sistema fondiario, formato da poderi e case coloniche, che tanto avrebbe caratterizzato la campagna Toscana. Il Comune, formato dall'aggregazione di cinque comunelli, ha conservato un'economia agricola, ma ha sviluppato, accanto all'esperienza industriale relativa allo sfruttamento dell'anidride carbonica, anche un tessuto artigianale che negli ultimi decenni si è orientato soprattutto nel settore orafo. Ma olio e vino sono i grandi "cavalli di battaglia" di Pergine Valdarno: per ciò che riguarda l'olio, si dice addirittura che sia il migliore al mondo e anche vino è di ottima qualità. Altra risorsa importante della zona è l'agriturismo. Tra i luoghi di interesse, citiamo tre chiese: il Santuario di Santa Maria della Neve, la chiesa di San Michele e la chiesa di San Pietro a Presciano.

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