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Ortignano Raggiolo

Superficie: 36.43 km2 chilometri quadrati
Popolazione: 880 abitanti
Densità per chilometro quadrato: 24,2 abitanti
Principali Eventi
Festa di Castagnatura (ottobre)
Codice di avviamento postale: 52010
Prefisso telefonico: 0575
Denominazione abitanti: Ortignanesi/Raggiolatti
Santo Patrono: San Matteo
Festa patronale:
Giorni di mercato:

Frazioni principali del comune

Badia a Tega, La Villa, Ortignano Alto, Ortignano Basso, Raggiolo, San Piero in Frassino.

Statistiche e curiosità di Ortignano Raggiolo

E' il secondo Comune della provincia di Arezzo con il minor numero di abitanti dopo Montemignaio;

E' il terzo Comune della provincia di Arezzo con la più alta percentuale di dichiaranti Irpef (60.3%) dopo Sansepolcro e Stia;

Cenni di storia

Il nome della località deriva dal composto di "Ortignano", derivando quest'ultimo dal nome proprio di persona "Hortinius" e di "Raggiolo", derivante a sua volta dal latino "radius" con il significato di "linea di confine". La storia dei due borghi di Ortignano e Raggiolo inizia a partire dal XIII secolo. In tale periodo i Conti Guidi di Poppi fondarono un castello a Ortigiano, come dimostra un atto imperiale di Federico II datato a tale periodo. Attorno al Castello dei Guidi si raccolse la comunità di Ortignano che sin dal principio si dedicò alle attività di raccolta e lavorazione delle castagne, presenti in abbondanza nel territorio. La leggenda narra che alla foce del torrente Teggina si sarebbe svolta una famosa battaglia tra l'esercito dei Goti, comandato da Totila e quello bizantino di Narsete. Raggiolo fu degli Ubertini di Chitignano e poi dei Tarlati ma si diede liberamente a Firenze nel 1257. Nel XII secolo il territorio circostante era di proprietà dei conti Guidi di Poppi che videro riconfermati i loro diritti feudali nel 1248 da parte di Federico II. Nel 1349 ci fu l'adesione spontanea alla repubblica fiorentina che inserì il territorio nella "accomandigia" della Valle Fiorentina. Raggiolo fu oggetto poi di una spedizione punitiva da parte della signoria fiorentina che considerava la popolazione locale troppo insubordinata. Nel XIV secolo i due borghi di Ortignano e Raggiolo vennero concessi da Carlo IV al Vescovado di Arezzo che ne mantenne il controllo fino a metà dello stesso secolo, quando la Repubblica di Firenze si impadronì del territorio e riunì i borghi conquistati di Ortignano, Raggiolo, Uzzano, Giogatoio, Civitella Secca e Giogalto in un'unico feudo che si trovò sottoposto alla giurisdizione della cosiddetta "Montagna Fiorentina". I Lorena governarono i due borghi fino all'invasione napoleonica del territorio avvenuta all'inizio del XIX secolo e che si risolse solo nel 1814. Dopo l'occupazione francese i due borghi entrarono a far parte del Granducato di Toscana, retto dai Lorena. Essi vennero unificati per formare un'unico comune dopo l'Unità d'Italia, avvenuta nel 1861 ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia. Attraversato dal fronte bellico tra il marzo e l'agosto del 1944, il comune ha subito notevoli perdite e ingenti danni ad opera dei nazisti. Monumenti interessanti sono i castelli di Civitella Secca e del Giocatoio, la Chiesa di S. Matteo a Ortignano con all'interno un dipinto raffigurante una "Madonna con Bambino e Santi", che presenta le caratteristiche pittoriche di Domenico di Pietro (o del senese Giacomo Pacchiarotti). Tra i monumenti di maggiore rilievo a Ortignano Raggiolo citiamo qui la Pieve dei Santi Matteo e Margherita e l'Ecomuseo della Castagna. L'economia locale si basa prevalentemente sull'agricoltura e su attività di silvicoltura e pastorizia.

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