Scheda - Turismo con Gusto

Seguici su

Marciano della Chiana

Superficie: 142.5 km2 chilometri quadrati
Popolazione: 3378 abitanti
Densità per chilometro quadrato: 23,7 abitanti
Principali Eventi
Codice di avviamento postale: 52047
Prefisso telefonico:
Denominazione abitanti: Marcianesi
Santo Patrono: Santissimo Crocefisso
Festa patronale:
Giorni di mercato:

Frazioni principali del comune

Cesa, Badicorte, San Giovanni dei Mori.

Statistiche e curiosità di Foiano della Chiana

E' il secondo Comune della Toscana con l’età media più bassa (40.8 anni) dopo Altopascio;

E' il Comune della provincia di Arezzo con l’età media più bassa;

Cenni di storia

Il nome deriva dal latino Marcianus, un vasto latifondo agricolo (fundus Marcianus) appartenuto ad una gens Marcia ivi stanziata. Si parla della presenza anche di un altro fundus, denominato Rasinianus e appartenuto ad una gens Rasinia, nella località oggi detta Signana, dove sono stati rinvenuti frammenti di vasi corallini, un tipo di vasellame molto apprezzato in epoca tardo-imperiale, la cui lavorazione fu probabilmente portata dall'Urbe dai Rasinii. La zona è stata caratterizzata dalla presenza di insediamenti etruschi, come dimostrano i numerosi reperti archeologici: una figura di sfinge, un torso arcaico ed alcune iscrizioni; molto probabilmente gravitava nella lucumonia di Chiusi. Un notevole sviluppo si è avuto poi intorno alla pieve, a cominciare dall'XI secolo. La zona era di proprietà dei feudatari Tarlata che, anche sotto il dominio della Repubblica fiorentina, dopo il 1384, seppero mantenere una certa indipendenza, essendo esentati dal pagare esose gabelle a Firenze. Nel XV secolo, dopo essere stata aggregata alla podesteria di Foiano, fu oggetto di notevoli fortificazioni come castello di frontiera. Fu nei suoi pressi, sul colle Scannagallo, che si consumò lo scontro decisivo per la repubblica di Siena nel 1554. Nel'700 divenne una comunità autonoma. Monumenti da ammirare sono la rocca del '400, i resti delle porte di accesso alla città, la chiesa parrocchiale dei Santi Andrea e Stefano, ristrutturata secondo uno stile neoclassico settecentesco. L'impaludamento della Val di Chiana in epoca alto medievale condusse anche l'area marcianese ad una migrazione della popolazione dalle zone pianeggianti a quelle collinari. Certo che è l'insediamento umano nell'area restò saldo, specie per la presenza di un castello a Cesa, citato in un documento del 1008 come appartenente a Elemperto vescovo di Arezzo. Il borgo di Marciano è per la prima volta citato in un documento poco successivo, un inventario del 1084 che lo include tra i beni della Badia di San Quirico alle Rose. Il suo sviluppo ebbe probabilmente avvio in epoca longobarda, della quale si conosce il nome di un dignitario, tale Lupone, che eresse una curtis e, poco lontano, un'abbazia nell'attuale località di Badicorte. Divenuta libero comune, nel XII secolo Marciano passò sotto la dominazione di Arezzo, che ampliò notevolmente la rocca longobarda, rafforzandola con una cinta muraria, un cassero e quattro torrioni cilindrici agli angoli delle mura. La crisi di Arezzo sul finire del XIV secolo permise nel 1382 l'entrata in gioco di Siena, all'epoca nel periodo di massima potenza e splendore della Repubblica. Siena edificò una rocca, ma dopo appena due anni, nel 1384, Marciano fu espugnata e presa da Firenze. Il 2 agosto 1554 il borgo fu al centro della Battaglia di Scannagallo (detta anche di Marciano), nella quale l'esercito mediceo, che aveva quale baluardo proprio la roccaforte di Marciano, respinse i senesi guidati da Piero Strozzi, che avevano invaso la Val di Chiana. Per ripagarlo della sua fedeltà a Firenze, i Medici concessero al borgo l'apposizione del giglio fiorentino sull'emblema comunale. La storia di Marciano si legò in seguito al Granducato di Toscana e ai Lorena, salvo che per il breve periodo (1799-1814) di occupazione francese (intervallato nel 1799-1800 dalla liberazione condotta dai fautori del Viva Maria), e quindi al Regno d'Italia. Il Castello di Marciano è posto nel cuore della Val di Chiana, si sviluppa su una altura che si trova al centro di quattro dorsali poco pronunciati e domina una vasta campagna pianeggiante tra Lucignano, Monte San Savino, Cortona, Foiano della Val di Chiana. Il Castello ha conservato i caratteri dell'insediamento medioevale: il perimetro murario, ad impianto geometrico rettangolare, è oggi inglobato nelle abitazioni che vi si sono addossate e racchiude il nucleo più antico dell'abitato cui si accede tramite una porta sovrastata da una torre con orologio recentemente restaurata. All'interno del Castello, il piccolo agglomerato urbano è dominato dalla Torre e dalla Rocca insieme alla Chiesa parrocchiale e al Campanile.

Commenti inseriti dai visitatori

Non ci sono commenti per questa struttura.

Lascia un commento

Ricerca guidata struttura/evento