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Lucignano

Superficie: -- chilometri quadrati
Popolazione: 3613 abitanti
Densità per chilometro quadrato: abitanti
Principali Eventi
Colori e Sapori in Fiera (prima domenica di aprile)
I Fiori di Lucignano (prima domenica di maggio)
Raduno delle bande musicali (seconda domenica di maggio)
Maggiolata (ultime due domeniche di maggio)
Codice di avviamento postale: 52046
Prefisso telefonico: 0575
Denominazione abitanti: Lucignanesi
Santo Patrono: San Felice
Festa patronale:
Giorni di mercato: Giovedì

Frazioni principali del comune

Croce, Pieve Vecchia, Santa Maria.

Statistiche e curiosità su Lucignano

E' il secondo Comune della provincia di Arezzo più a sud (per casa comunale) dopo Foiano della Chiana;

Cenni di storia

Il nome "Lucignano" deriva probabilmente da un castrum romano fondato dal console Licinio, della famiglia omonima diventato Lucinianum dopo la conquista da parte di Lucio Silla nel I secolo avanti Cristo. Il colle su cui oggi sorge il capoluogo comunale conobbe un denso popolamento, come tutta la Valdichiana, già in epoca villanoviana ed etrusca. Il suo centro storico è a forma di ellisse con strade anulari concentriche e già questo ne fa un autentico esempio di urbanistica medievale. Lucignano fu a lungo contesa tra le città di Arezzo, Siena, Firenze e Perugia per il dominio della Val di Chiana. Munito dai senesi di una cinta muraria già dal 1371, il borgo fu ulteriormente fortificato dai fiorentini con la costruzione, attorno al 1558, di una Fortezza voluta da Cosimo I de' Medici, attribuita all'architetto Bernardo Puccini. Oltre alla Fortezza e alla Rocca nel paese sono ancora visibili ampi tratti delle mura, caratterizzate da un'ampia scarpa, tre delle porte originarie e due torri con apparato difensivo a sporgere (ballatoio in muratura). Percorrere le sue strade ha il senso di un piacevole gioco attraverso un intricato labirinto che si risolve finalmente una volta arrivati nella zona alta del paese, comprendente il Palazzo Comunale, la Chiesa di San Francesco e la Collegiata. L'impianto urbanistico si sviluppa attraverso un'interessante articolazione spaziale e funzionale fra una "via ricca" - coincidente con l'attuale Via Matteotti esposta a Sud luminosa ed ampia dove sorgono i palazzi residenziali costruiti dalla nobiltà - e una "via povera", coincidente con l'attuale via Roma (detta anche Corsica) esposta a nord, nord-ovest dove sorgono abitazioni più piccole, caratterizzate da un'edilizia povera e costruite dai ceti meno abbienti del paese. Per circa tre secoli, dal 1200 al 1500, Lucignano ha subito continui passaggi di giurisdizione tra Siena, Arezzo Firenze e Perugia, città dalla quale ebbe in dono la possibilità di fregiarsi nel proprio stemma (tutt'ora adottato) del Grifone Alato, al quale fu aggiunta una stella per indicare che il luogo si trova in collina. Intorno al 1200 sarebbe iniziata l'organizzazione urbanistica dalla quale è nato l'attuale impianto, già compiuto con il XVI secolo e che vede la sommità del colle, dove inizialmente era il castello, trasformata in centro del potere politico e religioso. Nel 1300, sotto la dominazione dei senesi, furono ultimati i lavori di fortificazione con il completamento del perimetro murario e le tre porte (1371): porta San Giusto, porta San Giovanni e la cosiddetta porta Murata; fu inoltre costruita la Rocca con le due torri. Con il passaggio di Lucignano sotto i Medici, nel 1554, si hanno importanti interventi urbanistici come l'inizio della costruzione della fortezza, attribuita ad Bernardo Puccini, il santuario della Madonna della Querce, attribuito al Vasari e posto fuori dal centro storico (1568) il convento dei padri Cappuccini (1580 circa) le chiese della Misericordia (1582) e della Collegiata (1594). Il paese ha conservato intatto il suo fascino di antico borgo nel quale le tradizioni agricola e artigiana offrono al visitatore un'interessante gamma di prodotti: il pregiato olio extravergine di oliva al miele, la produzione e il restauro di mobili ai lavori d'intaglio, la pregiatissima produzione di ceramica, l'oreficeria, la tradizionale lavorazione della pietra serena al travertino e quella di capi di abbigliamento di alta qualità. Da vedere a Lucignano vi sono la Chiesa di San Biagio, costruita là dove sorgeva l'antica pieve romanica di San Felice (1016), di cui resta tutt'oggi la torre campanaria; Il Palazzo Pretorio (XII secolo), sede del comune; la Chiesa di San Francesco (XIII secolo), di stile gotico, decorata all'interno da pregevoli affreschi di artisti senesi del XIV e XV secolo tra i quali Taddeo di Bartolo e Bartolo di Fredi. Significativa è la scena, sulla parete destra della navata, con Il Trionfo della Morte; la Rocca Senese (XIV secolo); La Fortezza Medicea, la cui edificazione è attribuita a Bernardo Puccini; la Collegiata di San Michele Arcangelo (1582), costruita, su disegno di Orazio Porta nel XVI secolo, a forma di croce latina. Vi sono custodite opere di artisti del XVI e XVII secolo tra i quali Giacinto Gimignani e Matteo Rosselli, nonché un pregevole altare barocco in marmo disegnato da Andrea Pozzo ed uno splendido crocifisso ligneo del XIV secolo; il museo comunale, che ospita pregevoli opere dal XIII secolo al XVIII secolo (tra cui due dipinti, "San Francesco che riceve le stimmate" e "Madonna col Bambino", attribuiti a Luca Signorelli) e lo splendido Albero d'oro (conosciuto anche come Albero della vita o semplicemente Albero di Lucignano). Quest'ultimo è un reliquiario (alto circa 2,60 m), realizzato, tra il 1350 e il 1471, da Ugolino da Vieri e di Gabriello D'Antonio e proveniente dalla Chiesa di San Francesco. Dal fusto centrale, appoggiato su una teca a tempietto gotico a tre piani, si liberano dodici rami (sei per parte), il tutto sormontato da un crocifisso e un pellicano. I rami sono coperti da foglie decorate e piccole teche-reliquiario a cui apici vi sono medaglioni, che una volta raccoglievano miniature e cristalli di rocca, contornati da rametti di corallo a rappresentare il sangue di Cristo.

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