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Foiano della Chiana

Superficie: -- chilometri quadrati
Popolazione: 9622 abitanti
Densità per chilometro quadrato: abitanti
Principali Eventi
Carnevale più antico d’Italia (le tre domeniche precedenti al martedì grasso e quella successiva)
FoianoFotografia, rassegna internazionale (giugno-luglio)
Fiera del Fiore dell’Artigianato Artistico (terzo sabato e terza domenica di aprile)
Rievocazione della storica battaglia di Scannagallo a Pozzzo della Chiana (ultimo fine settimana di maggio)
Fiera della Zucca (fine ottobre)
Codice di avviamento postale: 52045
Prefisso telefonico: 0575
Denominazione abitanti: Foianensi
Santo Patrono: San Martino
Festa patronale:
Giorni di mercato: lunedì

Frazioni principali del comune

Case Nuove, La Pace, Ponte al Ramo, Pozzo della Chiana, Renzino, Santa Luce.

Statistiche e curiosità di Foiano della Chiana

E' il secondo Comune della provincia di Arezzo con la più alta percentuale di cittadini stranieri (15%) dopo Bibbiena;

E' il Comune sopra i 5000 abitanti della provincia di Arezzo con il più basso tasso di natalità (10.3);

E' il Comune sopra i 5000 abitanti della provincia di Arezzo con la più bassa percentuale di coniugati (49.7%);

Cenni di storia

Origine del nome: Fogiano, Fugiano o Fuiano, deriva da Furianus, dal nome latino di persona Furius. La specifica si riferisce al fiume Chiani, da Clanis che significa "corso d'acqua fangoso". L'area in cui si è sviluppata Foiano della Chiana era popolata fin dal VI secolo a.C., periodo di splendore della civiltà etrusca. Dopo la lunga dominazione romana (III secolo a.C. - V secolo), sopravvenne l'età buia delle invasioni barbariche, con la palude che iniziò a desolare le fertili terre chianine. In età medievale la comunità di Foiano fu la prima, in Valdichiana, a dotarsi di uno statuto cittadino e a proclamarsi comune libero ed indipendente, nel 1084. Foiano cadde per un breve periodo (XII secolo) sotto il governo di Siena. Ai senesi subentrarono di lì a poco gli aretini, che mantennero il dominio del borgo fino al 1336. Quell'anno Firenze espugnò Foiano, che fu praticamente rasa al suolo, ma a breve riedificata. I fiorentini ne ricostruirono soprattutto la cinta muraria, di fronte ai ripetuti tentativi aretini di riconquistarla. Il castello di Foiano passa nel 1337 alla Repubblica fiorentina, che provvede al restauro della già esistente cinta muraria a forma ottagonale, realizzata in mattoni rossi e fornita di torri molto alte. A dimostrazione dell'avanzare della palude chianina, i fiorentini vi edificarono anche un porto (come si evince da statutari cortonesi del 1325): solo con delle imbarcazioni, infatti, era possibile comunicare con i pur vicini borghi di Castiglion Aretino (oggi Castiglion Fiorentino) e Cortona. Nel 1453, la Repubblica di Firenze concede a Foiano di fregiarsi dello stemma di Firenze e del titolo di "nobiles viri". Dotatasi di un nuovo statuto nel 1387, Foiano acquistò nuovamente lo status di comune, seppure ormai dipendente dal dominio fiorentino, e pose sotto la propria giurisdizione il vicino centro del Pozzo della Chiana (oggi frazione foianese), fulcro di continue rivolte da parte degli abitanti locali. Proprio presso il Pozzo, il 2 agosto 1554, ebbe luogo la battaglia di Scannagallo, nella quale le truppe fiorentine sbaragliarono quelle senesi, aprendosi la strada verso la presa di Siena. Nel 1525 inizia l'opera di bonifica della Val di Chiana da parte dei De Medici, che si protrae fino al 1737 quando i Lorena successero ai primi per l'estinzione del casato. Il centro storico, racchiuso da due cinte murarie, conserva i segni e gli stemmi delle nobili famiglie che l'hanno governata affiancati dalle testimonianze dell'arte rinascimentale. Da quel momento Foiano avrebbe legato indissolubilmente la propria storia a quella di Firenze. Al governo mediceo seguì il Granducato dei Lorena (1765), dinastia che produsse sostanziali cambiamenti al territorio chianino, ormai messo a dura prova dalla palude. Nel 1788 Pietro Leopoldo I di Lorena incaricò l'aretino Vittorio Fossombroni di procedere alla bonifica della Val di Chiana. L'eminente ingegnere idraulico, tra le altre cose pure matematico e ministro degli esteri del granducato, lavorò intensamente alla bonifica per un quarantennio: Giovan Battista Del Corto ricorda nella sua "Storia della Valdichiana" (1898) come quando si ritirò, nel 1828, Fossombroni poté ammirare compiaciuto i progressi del lavoro eseguito e «segnalava nella purificata aria la prima apparizione dei rondoni in Foiano e altrove». Messa a dura prova dalla Seconda guerra mondiale, Foiano pagò un notevole prezzo a livello di vite umane e distruzioni. Teatro di scontri tra le truppe alleate e quelle tedesche, Foiano ospita oggi un cimitero militare inglese, in cui sono sepolti i soldati d'oltremanica caduti nelle azioni militari locali. Piazza Cavour è il cuore di Foiano della Chiana, in cui si affaccia lo splendido Palazzo Pretorio, oggi sede del Municipio. Di fronte c'è il Palazzo delle Logge (detto Monte Pio), edificato nel XVI secolo come residenza di caccia di Ferdinando II de' Medici. Il Palazzo ospita attualmente l'Archivio storico, la Biblioteca e la Fototeca "Furio Del Furia". La Chiesa di Santa Maria della Fraternita, di origine cinquecentesca, possiede un soffitto a cassettoni di pregevole fattura e custodisce una preziosa terracotta invetriata di Andrea della Robbia raffigurante la Madonna con Bambino. Fuori dalla prima cerchia di mura si trova la Collegiata di San Martino che presenta, al suo interno, una tavola raffigurante l'Incoronazione della Vergine con Angeli e Santi, opera tarda di Luca Signorelli e una terracotta invetriata, Madonna della Cintola, attribuita ad Andrea della Robbia. Il paese dal nucleo storico a struttura ovoidale, caratterizzato dalle calde tonalità del cotto, è dominato dalla torre civica, che svetta maestosa dalla fine del ‘700.

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