Scheda - Turismo con Gusto

Seguici su

Castel San Niccolò

Superficie: 83.11 km2 chilometri quadrati
Popolazione: 2778 abitanti
Densità per chilometro quadrato: 33,4 abitanti
Principali Eventi
Biennale della Pietra Lavorata a Strada in Casentino
Sagra della Castagna a Cetica (novembre)
Codice di avviamento postale: 52018
Prefisso telefonico: 0575
Denominazione abitanti: stradini
Santo Patrono: San Martino
Festa patronale:
Giorni di mercato: venerdì
gemellato con ...
Pegomas (Francia)

Frazioni principali del comune

Barbiano, Battifolle, Borgo alla Collina, Caiano, Castello, Cavolini, Cetica, Garliano, Le Lastre, La Sala, La Selva, Le Gualchiere, Pagliericcio, Poggio di Vertelli, Pratarutoli, Prato, Rifiglio, Ristonchi, San Pancrazio, Santa Maria, Spalanni, Strada in Casentino (capoluogo comunale), Torre, Valgianni, Vertelli.

Statistiche e curiosità

è il terzo Comune più a nord della provincia di Arezzo dopo quelli di Stia e Pratovecchio;

è il secondo Comune della provincia di Arezzo con la più grande altitudine massima dopo quello di Stia;

è il terzo Comune della provincia di Arezzo con la maggiore escursione altimetrica (1245 metri) dopo Castelfranco di Sopra e Loro Ciuffenna;

Cenni di storia

Il nome deriva da Castrum, ovvero Castello o fortezza. San Niccolò è riferito alla locale parrocchia. Costruito in località Isola in epoca medioevale per offrire ospitalità a viandanti e pellegrini, Castel San Niccolò mantiene la sua atmosfera bucolica. Nell'XI secolo la gens dei Guidi costruirono, su un precedente castrum longobardo, il Castello di San Niccolò. L'attuale Castello dei Conti Guidi (secolo XIII), che sovrasta il borgo di Strada in Casentino, fu dimora dei Conti Guidi sino al 1349, quando il popolo insorse contro di loro per sottomettersi a Firenze. La gente dei borghi della zona, si riunirono in un unico Comune di Castel San Niccolò, nucleo centrale della Montagna Fiorentina in Casentino, mantenendo ognuno una propria autonomia. Nel 1776, a seguito del Regolamento Speciale del Granduca Leopoldo di Lorena, il Comune di Castel San Niccolò si ingrandì ancora con l'aggiunta di Borgo alla Collina e Montemignaio. Nel 1859 Castel San Niccolò, legato dal 1349 a Firenze, venne unito alla Provincia di Arezzo, mentre restò ancora legato alla curia di Fiesole. Con l'avvento dell'Unità d'Italia altri borghi vennero assimilati da Castel San Niccolò: i borghi di San Martino in Vado con la sua Pieve del Mille, Borgo alla Collina sviluppatosi in epoca repubblicana sulla direttrice della Consuma, il borgo "Mercatale" in basso, che oggi ha il nome di Strada in Casentino e che è capoluogo comunale e sede municipale. Considerato uno dei più forti castelli-residenza del Casentino, restò in possesso dei Conti Guidi sino al 1348. Il Castello subì modifiche quando divenne la residenza dei Podestà fiorentini. Successivamente, con il trasferimento della sede podestarile più a valle, l'antico castello diventò casa colonica, via via sempre più cadente. Solo di recente, nel1970, dopo la ristrutturazione da parte dell'attuale proprietario, è ritornato parzialmente al suo antico splendore e accessibile ai visitatori. Legato all'insediamento castellano e alla Pieve, risalente agli inizi del XI secolo (San Martino a Vado), l'abitato di Strada offre al visitatore occasioni di interesse turistico notevoli. Da visitare il centro del paese e Piazza Matteotti, contornata dagli austeri palazzi Vettori e Vettori-Tommasi, Le Logge del Grano, a cinque campate con archi a tutto sesto in pietra serena e copertura a padiglioni di antica fattura. C'è poi la Cappella della Visitazione d'impianto cinquecentesco e accanto alle Logge l'antica Sede Podestarile e Comunale ristrutturata da poco è adibita a biblioteca. La Pieve di San Martino a Vado (inizi del secolo XI) è una delle più importanti chiese romaniche del Casentino, fatta erigere – così sembra - dalla Contessa Matilde di Canossa. La chiesa rappresenta la tipica espressione dell'arte romanica, con tre navate e divisa in sette campate da sei colonne in pietra serena, monolitiche, con capitelli diversi l'uno dall'altro, opera di maestranze lombarde del XII secolo. L'insieme dei nuclei di case sparse poste attorno alla cinquecentesca Chiesa Parrocchiale di Santa Maria ha origini antichissime e, con il vicino borgo di Serelli, del quale si sono perse le tracce, partecipò con i popoli di Vado alla formazione del Comune di Castel san Niccolò, aggregazione che oggi fa parte del Comune con il nome di "Torre". Anche "il Borghetto", che conserva un caratteristico intreccio di viuzze, con case unite e integrate le une alle altre, tipiche dell'antico borgo medioevale, potrà interessare gli amanti della fotografia. Sul Castello di Borgo alla Collina (secoli XI-XII) svetta la Torre quadrata di avvistamento del Castello che conserva intatto il suo fascino.

Commenti inseriti dai visitatori

Non ci sono commenti per questa struttura.

Lascia un commento

Ricerca guidata struttura/evento