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Castelfranco di Sopra

Superficie: -- chilometri quadrati
Popolazione: 3099 abitanti
Densità per chilometro quadrato: abitanti
Principali Eventi
Mercatissimo (ogni prima domenica del mese)
Festa dell’Olio extravergine di oliva (novembre)
Codice di avviamento postale: 52020
Prefisso telefonico: 055
Denominazione abitanti: castelfranchesi
Santo Patrono: San Tommaso
Festa patronale:
Giorni di mercato:
gemellato con ...
Saint Saturnin les Apt (Francia)
Caldes d’Estrac (Spagna)

Frazioni principali del comune

Caspri, Certignano, Lama, Pulicciano.

Statistiche e curiosità di Castelfranco di Sopra

è il Comune della provincia di Arezzo con la maggiore escursione altimetrica (1409 metri);

è il terzo Comune della provincia di Arezzo per lunghezza del nome (21 caratteri) dietro Civitella in Val di Chiana e Terranuova Bracciolini e assieme a Castiglion Fiorentino, Marciano della Chiana e San Giovanni Valdarno;

Cenni di storia

Il suo nome deriva dall'unione delle parole "castello" e "franco", quest'ultimo inteso come libero, ossia il popolo della zona dispensato dal pagamento delle tasse. Situato lungo l'antico tracciato che collegava Arezzo con Fiesole, nel versante valdarnese del Pratomagno, il territorio su cui oggi sorge Castelfranco di Sopra fu occupato in epoca preromana da un insediamento etrusco. Passato sotto il controllo di Roma intorno al III secolo, il territorio subì una intensa urbanizzazione, alimentata dalla costruzione della via consolare Cassia Vetus. Alla caduta dell'Impero Romano l'area finì sotto la dominazione longobarda, come attestato dai resti di strutture longobarde recentemente rinvenute nei pressi dell'antica Badia di Soffena, databili intorno all'825. Le prime testimonianze scritte riguardo a quest'ultima risalgono ai primi decenni del secondo millennio d.C., ed inquadrano la Badia di Soffena nel circuito culturale - religioso dei Monaci Vallombrosani. Pressappoco nello stesso periodo si attesta la presenza nell'area circostante la Badia del piccolo borgo di Casuberti. Fondato nel 1299 dalla Repubblica Fiorentina, Castelfranco di Sopra fu concepito come avamposto militare in funzione anti-aretina e come snodo commerciale per le tratte terrestri che collegavano il territorio della Repubblica all'Aretino. Per popolare la "Terra Nova", il borgo fu dichiarato "porto franco", cioè temporaneamente esentato dal pagamento dei tributi, attraendo così numerosi popolani provenienti dalle comunità vicine. Nel giro di una cinquantina d'anni vennero costruiti la cinta muraria, la piazza ed i quartieri prospicienti ad essa. Nel XVII secolo, il borgo conobbe un profondo rinnovamento della sua vita economica e sociale, che permise un aumento demografico sostenuto, prova del quale sono la costruzione di palazzi signorili quali Palazzo Renzi, e di strutture di vita comunitaria e religiosa quali L'Oratorio di San Filippo ed il Convento delle Agostiniane. Passata nel XIX sec. sotto l'amministrazione della Provincia di Arezzo, Castelfranco di Sopra subì la distruzione delle mura e dell'antica Loggia di Arnolfo di Cambio, l'architetto fiorentino che ne aveva curato la costruzione. La sua pianta è quadrangolare con la piazza centrale e le vie diritte e parallele. Le mura vennero costruite con porte-torri al termine delle due strade principali e una serie di torri a intervalli regolari lungo il perimetro. Nel corso dei secoli Castelfranco non ha subito grossi cambiamenti entro le mura (che si vedono intatte solo per un breve tratto) cosicchè ben poco è andato perduto del patrimonio artistico e del fascino paesaggistico. E' questo un luogo dove l'arte si armonizza con la dolcezza delle colline, con il colore degli oliveti e le forme fantastiche delle Balze. Castelfranco di Sopra è nel novero dei Comuni che "sventolano" la Bandiera Arancione. Da vedere a Castelfranco di Sopra ci sono: il palazzo comunale, la chiesa di San Filippo Neri, la Torre d'Arnolfo o Porta Campana, Porta Fiorentina, la chiesa di San Tommaso, l'Oratorio della Compagnia del Sacramento, il monastero di San Salvatore a Soffena e il teatro comunale Wanda Capodaglio.

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