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Museo del Vino

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Museo del Vino
Corso Vittorio Emanuele, 31
06089 Torgiano (PG)
Tel 075 9880200
Fax 075 9880300
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Chi pensa che il Museo del Vino di Torgiano sia soltanto botti e bottiglie, ha forse capito poco. È infatti una straordinaria macchina del tempo che, attraverso collezioni archeologiche, artistiche e tecniche, guida il visitatore attraverso i 5000 anni che hanno segnato la storia della civiltà del vino. Ricavato nel monumentale palazzo Graziani-Baglioni del XVII secolo e aperto al pubblico nel 1974, con i suoi venti ambienti espositivi offre al visitatore un percorso conoscitivo completo: dagli attrezzi da lavoro utilizzati nei campi o in cantina ai contenitori vinari in ceramica (che vanno dal vasellame d'uso quotidiano fino ai boccali da parata e ai piatti istoriati rinascimentali), ai capolavori d'arte grafica e alle sculture contemporanee che illustrano l'affascinante mito di Dionysos.

La storia del museo

Fondato nel 1974 e ospitato nel seicentesco palazzo Graziani-Baglioni, è considerato uno dei più importanti musei del settore in Italia. L'ideazione e la realizzazione sono state di Maria Grazia Marchetti, storica dell'arte e moglie di Giorgio Lungarotti, uno dei patriarchi dell'enologia italiana; è gestito, con il Museo dell'Olivo e dell'Olio, dalla Fondazione Lungarotti, istituto che si occupa della valorizzazione della cultura agricola italiana attraverso attività di ricerca, mostre, convegni e iniziative editoriali. Nelle 20 sale sono esposti oltre 2800 manufatti di archeologia, ceramica, grafica, editoria antiquaria e altre testimonianze di arti minori che documentano la centralità del vino nella cultura mediterranea, la sua cultura, la sua storia, il suo rapporto con l'alimentazione, la farmacia, il mito, a partire dal III millennio avanti Cristo fino ai nostri giorni. Il materiale è esposto per aree tematiche. La visita inizia con una carrellata sulle origini mediorientali della viticoltura, e sulla sua espansione nel bacino del Mediterraneo (I sala). Sono quindi presenti vari reperti archeologici, che vanno dall'età del bronzo all'età tardo-antica. Nelle sale successive (dalla II alla VIII) vengono illustrate le tecniche vitivinicole in voga nell'Umbria. Il ciclo annuale viticolo e le tecniche tradizionali di esecuzione sono documentati da una notevole serie di attrezzi ed arnesi da lavoro. Molto ricca è anche la parte che illustra le occasioni e i luoghi del bere. Nel seminterrato del palazzo è ospitata una grande sala dedicata alla vinificazione, che accoglie grandi torchi, distillatori, un calderone, un'imbottigliatrice e olle di terracotta. Una saletta (VI) illustra le varie fasi di lavorazione del "Vino Santo", vino passito che in Umbria accompagna per antica tradizione le ricorrenze festive del calendario familiare. Segue una sala (VII) in cui vengono ricordati i vari mestieri collegati alla viticoltura (bottai, bigonciari, fabbri, funari, cestari, ecc.), con una cospicua collezione di attrezzi. Dopo una sala dedicata alla regolamentazione del tempo di vendemmia, dell'uso e del commercio del vino (VIII), si passa a due locali dedicati specificamente all'artigianato e alla viticoltura a Torgiano (IX-X). Nelle sale successive (XI-XV) l'attenzione si concentra su una vasta raccolta di antichi contenitori vinari in ceramica, originari delle più famose zone di produzione italiane. La classificazione tematica suddivide le ceramiche esposte nei tre settori del "vino come alimento" (misure, bottiglie, ecc.), del "vino come medicamento" (versatoi, albarelli, unguentari da farmacia, mortai, vasi farmaceutici), del "vino e il mito" (istoriati, tra i quali opere di Mastro Giorgio Andreoli, plastici, tra cui un notevole busto di Bacco attribuito a Girolamo Della Robbia, decori simbolici, legati in buona parte alla personalità enigmatica di Dionysos/Bacco). In una sala successiva (XVI) è poi possibile ammirare un'importante collezione di ferri da cialda, utili alla preparazione di sottili biscotti che solitamente accompagnavano l'offerta di Vin Santo. Segue una ricca collezione di incisioni e di disegni a tema dionisiaco (XVII), composta da circa 600 opere tra le quali compaiono incisioni di Mantegna, Carracci, Guttuso e Picasso. Dopo una sala dedicata agli ex libris in argomento (XVIII), la visita si conclude con l'esposizione di edizioni pregiate opere di narrativa e trattatistica sul vino e di almanacchi (XIX).

Come raggiungerci

Molte sono le indicazioni presenti che portano al Museo del Vino di Torgiano in Provincia di Perugia. Per arrivare in paese occorre impegnare l'uscita Valdichiana dell'Autostrada del Sole A1 e poi proseguire per Bettolle-Perugia. Oppure la superstrada E45 Cesena-Orte con uscita direttamente Torgiano. Per chi arriva da sud invece, Autostrada A1 e poi proseguire per la E45 con uscita Torgiano.

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