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Fiume Nestore

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Fiume Nestore

Monteleone d'Orvieto (TR)
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Il Fiume Nestore

Il Nestòre nasce a Monteleone d'Orvieto, in Provincia di Terni, attraversa poi alcuni Comuni della Provincia di Perugia e sfocia infine a Marsciano. In epoca medioevale la zona del Nestore - e in particolare quella nei pressi di Marsciano - fu teatro di alcune battaglie, in quanto era situata al confine di tre diocesi: Perugia, Todi e Orvieto. Nel 1243 viene citato da un editto di Federico II quale zona che delimitava Castel della Pieve. Nel 1272 Marsciano ospitò all'interno delle mura papa Gregorio X intento a raggiungere Assisi. Nel 1312 l'imperatore Arrigo VII si attestò con il suo esercito lungo il fiume Nestore nelle vicinanze delle mura di Marsciano. Da qui la sua armata con l'appoggio dei ghibellini todini mise a ferro e fuoco il castello di Marsciano. Un'altra causale storica del Nestore riguarda uno dei sistemi di comunicazione che nel Medioevo si affiancavano a quello viario: appunto, il sistema fluviale. I fiumi erano parzialmente navigabili, ma venivano sicuramente attraversati da barche e chiatte come nel caso del Tevere e del Nestore, che prosegue il suo corso fino a lambire il paese di Compignano, intorno al quale descrive un ampio arco a ferro di cavallo e dove un tempo alimentava un vecchio mulino di proprietà nel 1686 dell'Ospedale di Santa Maria della Misericordia di Perugia. Del mulino ad acqua restano oggi solamente i muri pericolanti senza tetto: si possono scorgere la "colta", le bocchette per l'acqua e una macina appoggiata al muro che, con la sua presenza lapidaria, ricorda l'opera svolta a servizio dell'uomo nel corso del tempo. E' altresì visibile il canale di deflusso. Il mulino fu distrutto dalla piena del Nestore nel corso dei violenti nubifragi del 7-8-9 ottobre 1937 che ha visto salire il livello delle precipitazioni nei pressi di Compignano fino a 110 millimetri. Il fiume Nestore era anche un punto di passaggio tra territori diversi. Ancora oggi rimangono evidenze di passerelle e guadi posti sul fiume per lo scambio delle merci: basti pensare all'antica via Orvietana che passava all'altezza dell'attuale Podere Palombaro e collegava Perugia con Orvieto ed infine Roma. Oggi non è bene evidente questo guado, ma è stato possibile ricostruire questo passaggio grazie alle testimonianze degli abitanti della zona.

Principali città attraversate

Monteleone d'Orvieto, Compignano, Marsciano, Collepepe

Principali affluenti

Calvana, Fersinone, Caina, Cestola, Genna

Flora e fauna ittica

Trote, barbi e cavedani ovviamente non mancano, ma il fiume Nestore funge anche da passaggio per molteplici specie di pesci come carpe, carassi, persici reali, anguille e pesci gatto che si sono poi riprodotti in gran numero nel nuovo habitat; altri ospiti presenti in grandi quantità sono i gamberi nostrani ed i gamberi killer, che rappresentano uno degli alimenti più ricercati ed apprezzati dai ciprinidi. Soprattutto le carpe hanno trovato un vero e proprio paradiso sul quale prolificare, anche perché non vi erano altri pesci predatori; per questa ragione la Federazione Pesca Sportiva ha effettuato delle immissioni, tra cui 6 quintali di boccaloni (black-bass), utili per cercare di dar vita ad un equilibrio naturale ed evitare che il numero già elevato di carpe ed in costante crescita, possa in futuro causare fenomeni di nanismo. Nel corso del 2009 sono stati immessi anche circa 250 esemplari di carpe ed amur di taglia significativa.

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