Scheda - Turismo con Gusto

Seguici su

Musei Anghiari

Eventi speciali
Nessun offerte presente per questa struttura
Italiano
Musei Anghiari
Piazza Goffredo Mameli
52031 Anghiari (AR)
Tel 0575 787023
Fax 0575 787356
Richiesta informazioni

Due spazi museali situati l'uno di fronte all'altro in piazza Goffredo Mameli (un tempo conosciuta come piazza del Borghetto), "cuore" dello stupendo centro storico di Anghiari. Il primo, anche in base all'ordine cronologico, è quello di palazzo Taglieschi; il secondo si trova nel ribattezzato "Palazzo della Battaglia". Il luogo è un crocevia obbligato per chi decidesse di avventurarsi nei vicoli del Borgo Antico.

Palazzo Taglieschi

L'edificio mantiene tuttora il nome dei Taglieschi, considerati la famiglia più ricca della zona dal XV al XVI secolo, anche se ha avuto altri proprietari a partire dalla prima metà del '500. Passò infatti dagli Angelieri ai Testi e ai Lisi fino al 1881 quando iniziò il suo più grave deturpamento, con aggiunte disorganiche di tramezzi e soppalchi. Dopo l'ultima guerra ospitò le famiglie più bisognose del paese. Il restauro che ha riportato il Palazzo al suo aspetto gentilizio è iniziato negli anni '60 ed ha cercato di liberare l'originario impianto architettonico dalle aggiunte no pertinenti. L'edificio si presenta oggi nel suo insieme rinascimentale unendo insieme, in modo piuttosto organico ed uniforme, case-torri medioevali preesistenti. Si possono pertanto trovare, in una struttura ormai rinascimentale, caratteri dell'architettura medioevale, come le finestre a sesto acuto della fiancata, l'avancorpo a sbalzo su mensoloni della facciata, l'ampio magazzino all'interno con volte a crociera, tozzi semipilastri in cotto e pavimenti in pietra. L'edificio fu probabilmente commissionato da Matteo di Antonio di Bartolomeo Taglieschi, meglio noto come Matteo Cane, fiero Capitano di ventura, a cui in passato faceva riferimento la testa di un cane scolpita sulla colonnina posta sull'angolo fra la facciata e il fianco (su via Garibaldi), proprio sopra lo stemma dei Taglieschi. La colonnina è tuttora visibile, ma non lo sono più né lo stemma né la testa di cane, ricordati dai cronisti. Il palazzo è divenuto sede del Museo Statale nel 1976 grazie all'atto magnanimo dell'ultimo proprietario, Don Nilo Conti, proposto di Anghiari che tanto operò per raccogliere testimonianze dell'arte e delle tradizioni popolari dell'Alta Valle del Tevere.

Palazzo della Battaglia

Palazzo della Battaglia è un'istituzione pubblica costituita nel 2004 partendo da un nucleo originario che era il preesistente Centro di Documentazione della Battaglia di Anghiari trasformato successivamente in un accogliente museo civico: il Museo della Battaglia di Anghiari. Nel giugno 2007 il museo si è aggiornato ed ulteriormente arricchito nei suoi contenuti grazie ad un progetto realizzato dal Sistema Museale di Anghiari che ha costituito il nuovo Museo delle Memorie e del Paesaggio nella Terra di Anghiari, con sede nel Palazzo della Battaglia. L'edificio è stato intitolato alla Battaglia di Anghiari, a cinquecento anni di distanza dalla realizzazione dell'affresco perduto di Leonardo in Palazzo Vecchio. Il Museo oltre al tema della Battaglia, a cui è intitolato il Palazzo e che da sempre costituisce un punto di interesse importante per studi di carattere storico ed artistico, si arricchisce del Museo delle Memorie e del Paesaggio nella Terra di Anghiari offrendo un nuovo percorso didattico che va dalla formazione della piana della Valtiberina fino ai giorni nostri ripercorrendo lo stretto rapporto che intercorre tra storia e acqua (fiume), attraverso l'attività e l'industria umana. Le Finalità educative e culturali del Museo si identifica nei seguenti obiettivi: a) documentare e divulgare gli eventi di carattere politico, militare e urbanistico della città di Anghiari e del territorio comunale in epoca medievale e moderna; b) promuovere la conoscenza della Battaglia di Anghiari, sia come accadimento politico-militare che come evento artistico legato all'impresa leonardesca; c) ricostruire il legame tra le opere d'arte ed il relativo contesto urbanistico-paesaggistico stimolando lo studio delle collezioni come punto di partenza per la conoscenza del territorio; d) fornire un percorso museale didattico di conoscenza del territorio della Valtiberina sia dal punto di vista paesaggistico che antropologico; e) documentare il rapporto tra la città di Anghiari e la sua tradizione artigianale, che ha origini antiche e costituisce ancora oggi una realtà importante, attraverso due esempi eccellenti: le settecentesche armi da fuoco e le ceramiche anghiaresi; f) fornire un percorso tattile rivolto ai non-vedenti: sono a disposizione appositi supporti per la scrittura Braille e la ricostruzione di strumenti preistorici.

Come raggiungerci

Una volta arrivati ad Anghiari è sufficiente recarsi in Piazza Baldaccio, attraversare via Garibaldi, transitando di fronte alla Chiesa di Sant'Agostino si arriva in piazza Goffredo Mameli.

Commenti inseriti dai visitatori

Non ci sono commenti per questa struttura.

Lascia un commento

Ricerca guidata struttura/evento