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Antiquarium Sestino

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Antiquarium Sestino
Via Marche
Sestino (AR)
Tel 0575 772642
Fax 0575 772615
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È un museo che nasce dalla raccolta delle collezioni dei parroci Don Lorenzo Rivi e Don Damiano Olivoni, vissuti tra la seconda metà del XIX e l'inizio del XX secolo, che tenevano nella canonica alcuni materiali rinvenuti nella zona. Si formò a Sestino una collezione di iscrizioni, cippi, statue e frammenti decorativi di epoca romana provenienti da scavi eseguiti nel territorio. La collezione era conservata dagli arcipreti di Sestino in un piccolo locale annesso alla chiesa di San Pancrazio senza avere una esposizione organizzata di tipo museale. Negli anni '30 la raccolta era già consistente e tra gli anni Cinquanta e Ottanta venne ampliata da campagne di scavo nella zona. Il museo ripercorre la storia della colonia romana Sestinum, posta in un crocevia strategico tra le Marche, la Toscana e la Romagna. Durante gli scavi sono stati portati alla luce vari edifici pubblici e privati: il foro, un tempio a edicola e una domus, databili tra il III secolo avanti Cristo e il I secolo dopo Cristo.

Antiquarium Sestino

Il museo custodisce un'importante raccolta di iscrizioni dedicatorie e funerarie, tra le quali spiccano quelle legate alla potente famiglia locale dei Volusenii, forse di origine etrusca. Numerose sono le sculture: una Afrodite proveniente forse dalle terme, una testa colossale di Augusto, una statua di giovinetto (forse membro della dinastia Giulio-Claudia) e un monumento funerario circolare di stile ellenistico, decorato con testine a rilievo. Un bassorilievo raffigura una scena di martirio di cristiani. Tra gli oggetti di uso domestico sono esposti un "glirarium", recipiente di terracotta dove venivano conservati i ghiri, uno dei piatti più ricercati della cucina patrizia romana. L'attuale "Antiquarium Nazionale di Sestino" diviene "Antiquarium Regio" già nel 1932, grazie soprattutto alla meritevole opera del soprintendente A. Minto. A livello locale sono considerevoli le realizzazioni progettistiche da parte del geometra Attilio Berni che ha immaginato la struttura museale adiacente all' Arcipretura di San Pancrazio. Anche la Curia ebbe un ruolo di primo ordine per la realizzazione del "sogno". Il Comune di Sestino e la Soprintendenza provvidero al finanziamento del progetto.

La Storia recente del Museo

Intorno agli anni '80 l'amministrazione comunale - per ridonare splendore ai ritrovamenti esposti, tanto cari ai sestinati - mise a disposizione la scuola elementare come nuova sede espositiva. Il 17 settembre 1982 venne inaugurata la nuova sede del museo sestinate alla presenza dell' allora Ministro dei Beni Culturali, Antonino Gullotti e dello storico, etruscologo e studioso di storia romana Pericle Ducati. Nel 1983 gli venne conferito il nome di "Antiquarium Nazionale". Negli anni seguenti, il Genio Civile rimise in pristino la vecchia struttura che venne inaugurata nell'anno 1997 ed attualmente ospita la sezione epigrafica sestinate. Nel 2003, attraverso l'adeguamento e la ristrutturazione della ex palestra comunale, nell'ottica del progetto "Sestino Città Museo" è stata inaugurata la nuova sezione statuaria in cui spicca, il fiore all'occhiello dell'archeologia sestinate, il tempietto augusteo, splendidamente ricostruito. Verso la fine dell'Ottocento si pensò di trasferire la collezione nei musei archeologici di Firenze o di Roma, ma per vari motivi le opere rimasero in loco. Solo negli anni Trenta del Novecento fu istituto presso la canonica un piccolo museo, che ospitava i reperti archeologici di Sestino. Oggi l'Antiquarium è costituito da una sezione epigrafica dove sono esposti materiali lapidei con cippi e tavole di epoca imperiale (I secolo-IV secolo dopo Cristo). Recentemente è stata inaugurata la seconda sezione, con esposizione della statuaria e con la ricostruzione di uno spettacolare tempietto romano di età augustea.

Come raggiungerci

Da Sansepolcro proseguire lungo la Strada Statale 258 "Marecchiese", una volta arrivati nella frazione di Ponte Presale svoltare a destra in direzione del centro abitato. Per chi arriva dal versante Adriatico, proseguire in direzione di Santarcangelo di Romagna e seguire le indicazioni per San Leo. Proseguire per circa otto chilometri lungo la "Marecchiese" dopo Novafeltria e dopo altri quattro svoltare a sinistra. Infine, seguire le indicazioni per Miratoio e Sestino

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